Anche le sbandate culturali della sinistra hanno costruito quel popolo di “dimenticati” di cui Trump si è fatto paladino alla Casa Bianca

Anche le sbandate culturali della sinistra hanno costruito quel popolo di “dimenticati” di cui Trump si è fatto paladino alla Casa Bianca
Non è un sistema che sappia autotutelarsi; è sempre occupabile dal più forte. E oggi il più forte è colui che sa gestire la comunicazione, colui che ha più soldi, colui che fomenta e trae vantaggio dalle divisioni
Nato da una tecnologia, internet, che prometteva di democratizzare l’informazione, ha approfittato di una democrazia in crisi
Dobbiamo sapere che spargere messaggi e ricette populiste che parlano non alla testa ma alla pancia dei cittadini mette germi autoritari nella società
Scrive Ranieri sul Fatto che Conte ha parlato “da uomo dello stato”: condivido. Il motivo per cui ci torno su però non riguarda tanto Conte. Quanto noi.
La crisi della sinistra è solo un’appendice della più generale crisi della democrazia. Fuori da un tessuto democratico attivo, partecipativo, non ha senso
“Diseguali. Il lato oscuro del lavoro”: un saggio di Ernesto Paolozzi e Luigi Vicinanza analizza la crisi del lavoro come parte di quella della democrazia
Sarebbe “reazionario” un partito che “resista” al presunto “progresso” attuale, che vede sulla scena, al più, marchi politici occupati da leader ingombranti
Proporre la soluzione di un governo ‘neutrale rispetto alle forze politiche’ è stato come certificare un’assenza, un vuoto, una privazione. Ossia, l’impossibilità per le forze politiche di proporre, far nascere, ‘rappresentarsi’ in un esecutivo. Una mancanza di capacità rappresentativa che fa il paio con l’altra, relativa invece al corpo elettorale. Per la quale cresce la sfiducia, cresce l’astensione, e il Parlamento non è più specchio di alcunché.