Arturo Scotto, Globalist.it
Nessuno parla più di Stato di Palestina: una parola proibita per una pace proibita. Nessuno si azzarda a ricordare che se è giusto aiutare un popolo che si difende da un’aggressione – oggi la guerra in Ucraina dice questo – è impossibile voltarsi dall’altra parte davanti ad altri popoli umiliati e offesi nel loro diritto all’autodeterminazione da più di mezzo secolo. Ora va riconosciuto lo Stato di Palestina come leva fondamentale per riaprire un negoziato efficace e risolutivo. Non si è mai fatta la pace tra chi è troppo debole e chi è troppo forte. Quando i rapporti di forza sono troppo sbilanciati non resta che la strada della resa o dell’annessione.
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