Arturo Scotto, Globalist.it
L’attuale quadro politico non suscita le simpatie di un pezzo rilevante dei grandi media, i cui proprietari evidentemente si attendevano servigi molto più consistenti, ma anche di una folta schiera di benpensanti di sinistra che stentano a capire che la rottura tra gruppi dirigenti e popolo delle periferie ha scavato nel profondo e ha portato molti a rivolgersi ad offerte politiche nate sull’onda del ripudio delle ricette che avevamo sposato dagli anni ’90 in poi. Ma l’obiettivo non può non essere la ricerca di un nuovo affidamento con quei ceti popolari lasciati soli dalla globalizzazione e precipitati nel buco nero della precarietà.
LEGGI L'ARTICOLO