Bersani: trattano Elly come una macchietta, ma la speranza è lei

Giovanna Vitale, la Repubblica

Quelli della mia generazione e limitrofe – politici, commentatori, giornalisti – cambino le lenti agli occhiali. E le scelgano almeno bifocali. In Italia c’è un salto generazionale sul piano culturale, politico e di linguaggio che non si può ignorare. Se guardassero Schlein dal basso invece che dall’alto vedrebbero che le perplessità di una parte delle nostre generazioni sono la speranza di una parte delle nuove. Quelli di Conte spero siano tatticismi. È falso che vinca chi è più divisivo, gli elettori chiedono unità per l’alternativa. Monti un errore di Napolitano? Votare allora non era possibile. Certo, nel 2013 avrei voluto almeno provarci.

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Visco: se gli evasori fiscali si nutrono del sistema forfettario

Vincenzo Visco, Il Sole 24 Ore

È un fatto ormai del tutto acquisito e accettato che il carico fiscale in Italia sia ripartito in modo differente e sostanzialmente arbitrario tra le diverse categorie di contribuenti oltre che tra le diverse categorie di reddito, con un carico concentrato soprattutto sui lavoratori dipendenti (e pensionati) con redditi medi ed elevati. La questione dell’evasione fiscale di massa e del privilegio esorbitante previsto per alcune categorie tornerà inevitabilmente all’attenzione.

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Guerra: aumentare il deficit? Difficile convincere l’Europa

Paolo Baroni, La Stampa

Per noi la priorità è il sistema sanitario a cui occorre destinare almeno 4 miliardi per evitare la bancarotta come chiedono tutte le regioni. Ma le notizie che abbiamo sono allarmanti. I condoni sono una rovina per le entrate visto che rendono sempre meno del previsto e, nel caso di quelli fiscali, rendono impossibile recuperare anche crediti assolutamente recuperabili. Il condono edilizio è uno scempio ambientale e non voglio neppure pensare che venga attuato.

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D’Alema: Napolitano fu la sintesi tra il Pci e la nostra democrazia

Fabio Martini, La Stampa

Non è un caso se è stato l’unico dirigente del Partito comunista a ricoprire il ruolo più rilevante nello Stato. Un Capodanno lo trovai a cantare canzoni napoletane insieme a Nino D’Angelo. Severo e affettuoso, quando dovevo diventare presidente del Consiglio si offrì di lasciare il Viminale. Quello era un gruppo dirigente di persone che si rispettavano. Ha avuto il merito di portare la cultura anglosassone nel mondo comunista.

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D’Alema: fu Napolitano a mandarmi in Puglia

Sebastiano Coletta, La Gazzetta del Mezzogiorno

Senza dubbio ha rappresentato nella forma più alta il rapporto tra il movimento comunista e la democrazia nel nostro Paese. L’ho conosciuto nel 1969, quando ero studente, lui responsabile culturale del Partito Comunista Italiano, un’epoca in cui la classe dirigente aveva un dialogo con i più giovani. La sinistra deve ritrovare le sue radici culturali, valoriali, anche, forse, ripensando a scelte compiute in questi anni, in cui abbiamo finito per distaccarci da una tradizione che non era solo una sequela di errori, ma una storia di conquiste e avanzamenti democratici.

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Guerra: il Pd appoggia l’indagine conoscitiva sull’IA

Luca Roberto, Il Foglio

La proposta di Rizzetto? Noi del Pd in commissione abbiamo dato parere favorevole. Il tema è rilevante, merita di essere approfondito. Ma mi permetto di rilevare che potrà servire anche ad altro. Per esempio potrebbe dar luogo a specifiche politiche industriali e del lavoro. Non credo che si debba avere paura dell’innovazione tecnologica, che peraltro nel caso dell’intelligenza artificiale procede a ritmi micidiali. Il punto è governare il fenomeno, cercando di indirizzare lo sviluppo perché sia a beneficio dei cittadini, dei lavoratori, e non della concentrazione delle ricchezze e della contemporanea perdita di posti di lavoro.

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Speranza: la destra ci insultava, Lamorgese merita delle scuse

Alessandra Arachi, Il Corriere della Sera

Assistiamo a sbarchi che sono quasi il doppio dell’anno scorso. Mi viene da dire: cosa fanno ora quelli dei tweet e degli insulti? Hanno realizzato che la realtà sta prendendo il sopravvento sulla propaganda di chi parlava di blocco navale e altre corbellerie. Hanno fatto propaganda sui problemi del Paese, quello dell’immigrazione è certamente uno dei più difficili da gestire. Se ne stanno accorgendo. E il loro impianto strumentale si sta squagliando come neve al sole. Se oggi all’opposizione ci fossero Salvini e Meloni, quante volte avrebbero chiesto le dimissioni del ministro dell’Interno? C’è sempre qualcuno più sovranista di te, questo governo mi sembra in crisi. Ora con la legge di Bilancio arriva il vero banco di prova.

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D’Alema: socialismo è democrazia. Torniamo sulle orme di Allende

Umberto De Giovannangeli, L’Unità

Il ricordo del golpe a Santiago è stata l’occasione per cementare un patto tra le forze progressiste sudamericane. Una lezione anche per l’Europa. Pur non avendo alcuna simpatia per Putin, il mondo latinoamericano non capisce perché l’Ue non sia in grado di assumere un’iniziativa di pace in Ucraina. Il presidente Boric mi ha molto colpito: ha trentasette anni ma sente il bisogno di recuperare la memoria. L’assenza di Biden in Cile è stata un errore: per gli Stati Uniti era l’occasione per fare finalmente ammenda.

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D’Attorre: atenei e ricerca, serve patto maggioranza-opposizione

Alfredo D’Attorre, Il Sole 24 Ore

Bernini sembra manifestare una nuova consapevolezza nelle forze attualmente al governo sull’importanza degli investimenti pubblici per l’università e la ricerca. Non emerge invece dal quadro ottimistico che la ministra delinea una consapevolezza altrettanto acuta della difficoltà di tradurre le dichiarazioni di principio in scelte politiche conseguenti. È possibile trovare un’intesa su risorse, personale, alloggi per studenti e contratto di ricerca. C’è lo spazio per un immediato impegno comune delle principali forze politiche.

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