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Rassegna stampa

Guerra: il governo attacca i lavoratori, vuole una svolta autoritaria

                           
Luca Pons, Fanpage

Tu non puoi dire che i lavoratori non possono fare uno sciopero. Non mi interessa neanche entrare nel merito dello sciopero o della protesta: è un loro diritto farla. Chi sceglie di aderire a uno sciopero fa una scelta delicata, perché comporta una rinuncia al proprio stipendio, che non è proprio una cosa facile da affrontare. Non possono essere dileggiati in questo modo, usando termini come “capricci”.

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D’Attorre: non abbiate fretta, il Pd era allo sfascio ma sta tornando

                           
Umberto De Giovannangeli, L’Unità

All’inizio di quest’anno tutti i giornali parlavano di un Pd a un passo da una definitiva dissoluzione. E non avevano tutti i torti. Oggi c’è un Pd nel pieno di un processo di trasformazione, che torna a essere identificato con temi e diritti sociali da cui negli anni scorsi è apparso molto lontano. E sinceramente non capisco quale sarebbe l’«anima» che la segreteria Schlein ha tolto al Pd. Quella che ha portato ai rovesci elettorali del 2018 e del 2022?

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Bersani: vincono le lobby, vergogna parlare di liberalizzazione

                           
Carlo Di Foggia, Il Fatto quotidiano

Obbligano milioni di persone a un passaggio forzoso al privato in nome di un’idea distorta di mercato, che indebolisce il consumatore invece di rafforzarlo, con un lavoro di lobby e pressioni durato anni in cui hanno prima azzoppato l’Acquirente unico. Quando la gente scoprirà cosa è successo si infurierà. La mia idea di liberalizzazione era difendere cittadini e imprese dalle prepotenze del mercato, questo è il suo contrario.

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25th Aprile 2024, 8:45

Articolo Uno

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Compagno è il mondo ti augura buon #25aprile! Diventa socio della nostra associazione attraverso il nostro sito, qui il link https://compagnoilmondo.it/aderisci/

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Ora e sempre antifascisti

"Libertà, quanto hai fatto piangere" ... e quanto fai piangere ancora di un male senza lacrime ... Sarebbe allora il caso di mettere un punto fermo alle devastazioni, alle menzogne, alle ingiustizie, alle strumentalizzazioni, alle faziosità, al "mercato immondo di vacche grasse e magre" che affogano, ridicolizzano, annientano e neutralizzano ... anche al cospetto del pianeta ... 'il giardino più bello e più irripetibile del mondo'? ... La vedo dura ... se non impossibile ma, almeno, "proviamoci" ...

"Compagno viene dal latino cum «insieme con» e panis «pane», dividere il pane con un altro". cit. Neri Marcorè nel film "Quando "

Buon 25 aprile compagni! W l'Italia antifascista 🌺

...e oggi tutti in ogni piazza

SEMPRE E COMUNQUE ANTIFASCISTA

Compagno tu fatichi e io magno. (Articolo uno)

✊✊✊✊✊🌈🍀👏👏👏❤️❤️

✊❣️✊❣️

25 APRILE DEL 2018 A MILANO CON IL SEGRETARIO ROBERTO SPERANZA. BUON 25 APRILE A ARTICOLO UNO E A TUTTI GLI ANTIFASCISTI ❤️🌹 Viva il 25 Aprile! 🇮🇹 Viva la Resistenza! 🇮🇹 Viva l’Italia Repubblicana! 🇮🇹 Viva la Costituzione Antifascista ! 🇮🇹 Viva l’Antifascismo! 🇮🇹

A nessuno di noi nati dopo la seconda guerra mondiale piacerebbe vivere in un sistema fascista o autoritario. Ma non bisogna dimenticare neppure che coloro che si dichiarano antifascisti oggi non conoscono la storia e sono solo imbevuti di retorica. Le più importanti testate di oggi che si sbracciano per dichiarare il loro antifascismo furono tra i più ferventi sostenitori del regime. L’Italia di allora era palesemente schierata con il regime. L’Europa stava attraversando un periodo buio della sua storia, molte nazioni conobbero sistemi autoritari e dittature. Oltre all'Italia fascista (1922-1945) e alla Germania nazista (1933-1945), durante gli anni '30 e '40 diverse dittature si instaurarono in Europa. Tra le principali ricordiamo in : Spagna, Portogallo, Austria, Ungheria, Bulgaria, Grecia, Iugoslavia, Albania. Oltre a queste dittature principali, diverse altre forme di autoritarismo e regimi non democratici erano presenti in Europa durante questo periodo, come ad esempio in Romania, Estonia, Lettonia e Lituania. Voler discutere di quel periodo senza allargare la visione a tutta l’Europa è una mistificazione propagandista delle forze politiche di oggi che si dichiarano antifasciste solo oggi. I titoli dei giornali italiani che annunciavano l'entrata in guerra dell'Italia al fianco della Germania il 10 giugno 1940 furono sostanzialmente a favore del Regime. Titoli enfatici e favorevoli alla guerra: • "L'Italia è in armi! Mussolini ordina l'attacco!" (Il Corriere della Sera) • "Sbarrata la porta! L'Italia è in guerra!" (La Stampa) • "Verso la vittoria! Il Duce ha lanciato la parola d'ordine!" (Il Giornale d'Italia) • "L'Italia ha dichiarato guerra alla Francia e alla Gran Bretagna" (La Gazzetta del Popolo) • "Il Governo ha deciso: l'Italia entra in conflitto" (Il Messaggero) • "Nostra solenne dichiarazione di guerra" (Il Sole 24 Ore) Titoli clandestini antifascisti: • "L'Italia nella guerra! Un nuovo crimine del regime" (Volontà) • "Tradimento! Mussolini getta l'Italia nell'abisso" (L'Unità) Oltre ai titoli, i giornali dedicarono ampi spazi agli articoli che spiegavano le ragioni della decisione del governo italiano di entrare in guerra, esaltavano le forze militari italiane e predicevano una rapida vittoria. Vennero inoltre pubblicate fotografie e illustrazioni che celebravano l'esercito italiano e il suo leader, Benito Mussolini. Il 10 giugno 1940, il giorno in cui l'Italia entrò in guerra al fianco della Germania, il titolo di prima pagina de La Stampa era: <L'ITALIA È IN GUERRA!> Il titolo era accompagnato da un'immagine di grandi dimensioni di Benito Mussolini che salutava la folla dal balcone di Palazzo Venezia a Roma. L'articolo principale della pagina spiegava le ragioni della decisione del governo italiano di entrare in guerra e descriveva le prime operazioni militari. Il titolo e l'articolo riflettono l'orientamento filo-governativo de La Stampa all'epoca. Il giornale era uno dei principali sostenitori del regime fascista e appoggiava pienamente la decisione di Mussolini di entrare in guerra.

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