Quindici anni di stagnazione, crescita stentata, difficoltà occupazionali, opportunità ridotte sono alla base dei problemi degli ultimi anni
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Quindici anni di stagnazione, crescita stentata, difficoltà occupazionali, opportunità ridotte sono alla base dei problemi degli ultimi anni
Il ritorno (o il nuovo arrivo) al nucleare si configura come un’opzione doppiamente negativa: sia per l’ambiente che per l’economia.
Il libro non è solo un testo di analisi economica, ma un manifesto politico e un invito alla democrazia, alla più ampia discussione pubblica
Vengono evocati da ben sette secoli, ogni volta come se fosse la prima. Nascono in Francia, nel 1302. Dopo il 1615 non vengono più convocati sino al 1789.
Siamo stati travolti da un’onda d’urto che ci scopre vulnerabili, piccoli e impauriti, con ritardi nelle risposte che amplificano le incertezze.
Tra “tutto sarà come prima” e “niente tornerà come prima” ci sono vie di mezzo. Se vogliamo costruire un “dopo” rimettiamo al centro i bisogni umani.
Non è il momento delle polemiche, ma emerge inesorabilmente la differenza tra classi forti e deboli, tra chi ha disponibilità economiche ridotte e chi no
Fatta la tara alle misure twittarole di Di Maio e Salvini non è chiara la strategia per dare consistenza alle roboanti manovre “espansive” previste
Serve una nuova economia basata su riciclo e riutilizzo, che allontani dalle forme di produzione sostenute dal sempre più mal funzionante turbocapitalismo