Da parte della destra liberista, dei “padroni del vapore”, la lotta di classe non si è mai sopita, anzi è più che mai rinvigorita.
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Da parte della destra liberista, dei “padroni del vapore”, la lotta di classe non si è mai sopita, anzi è più che mai rinvigorita.
Combattere e sconfiggere l’affarismo mischiato alla politica non è una questione solamente “morale”, è una questione profonda di democrazia
Non so se per Salvini sia l’inizio della fine. Ma sicuramente – come avrebbe detto Churchill – è la fine dell’inizio. E questa non è una cosa da poco
Se il centrodestra lombardo ha critiche da rivolgere al governo lo faccia per il tramite dei partiti e non nella conferenza stampa del pomeriggio
Superata la crisi, a ragion veduta, dovremo fare tesoro anche della tragicità che questa emergenza ha generato, per ripensare le nostre priorità.
Ex malo bonum, dicevano i latini. L’auspicio è che a Roma e Milano si faccia largo la saggezza di imparare da questa prova.
Bisogna incalzare il governo, di cui pure siamo parte, su queste questioni. Non si capisce ancora bene, infatti, quale linea prevalga
La battaglia non deve essere “contro l’autonomia”, ma contro chi vuole togliere ai popoli i propri diritti, le proprie sicurezze, la propria libertà.
Non dobbiamo lasciar morire la grande eredità che i nostri padri ci hanno consegnato: mi riferisco alle conquiste del welfare sociale, ai diritti individuali e collettivi, a un progresso verso un’uguaglianza sostanziale. Oggi, tutte queste conquiste sono a rischio e tale rischio è strettamente connesso con la debolezza dell’Unione Europea