La cultura è il futuro dell’Italia. Per questo è importante la manifestazione per la Cultura e il Lavoro organizzata per il 6 ottobre prossimo.

La cultura è il futuro dell’Italia. Per questo è importante la manifestazione per la Cultura e il Lavoro organizzata per il 6 ottobre prossimo.
Preti e suore in piazza e Salvini esprimono due visioni opposte. Ma i riferimenti sono gli stessi: Vangelo e Costituzione.Come spiegarsi questa dicotomia?
La scorsa settimana si è recato in Italia, per una serie di conferenze pubbliche (e incontri privati) un signore sconosciuto ai più. La notizie è stata data attraverso un unico, breve, articolo sulla stampa nazionale. Occhi penetranti, incarnato pallido, barba lunga e ben curata. Il suo nome è Alexandr Dugin ed è l’ideologo di Vladimir … Continued
Rousseau è diventato il nome di un sistema operativo che viene usato contro la visione del buon Jean-Jacques. Contratto è il nome dato ad un accordo di consorteria che cancella totalmente l’idea rousseauiana del contratto sociale.
Nell’attesa dell’assemblea del 12 maggio, Napoli e Berlino sono stati solo due fra innumerevoli e sconosciuti sforzi, con cui la base ha (informata la dirigenza e con il suo incoraggiamento) lavorato nella direzione di dare alla sinistra italiana una casa.
Una comunità politica, come ogni altra forma di comunità, si costruisce come koinonia (comunanza) che nasce dalla kenosis (abbassamento). Se la dirigenza saprà chinarsi di fronte ai sacrifici dei militanti, e aiutarli a costruire un percorso di discussione su come gestire i cocci di LeU, avremo fatto un piccolo passo.
Quest’uomo non solo non si pente di aver permesso a una donna di partorire in ospedale, ma sostiene che “soccorrere quella donna non è stata una scelta ma un dovere”. Sarebbe già pronto a rifarlo; non chiedetegli di comportarsi altrimenti perché lui non ha scelta.
Abbiamo ereditato semi preziosi. Non gettiamoli via recriminando che volevamo ricevere poderi già arati. Non scanniamoci (come i lavoratori nel campo nella parabola evangelica) su chi ha iniziato prima ad arare la terra. Guardiamo alla missione che la storia ci affida
Cent’anni fa i lupi erano davvero gli abitanti di queste terre. Davanti alla stazione una statua ricorda quello che per Wolfsburg è un monumento vivente: le migliaia di italiani che qui si trasferirono, incoraggiati da Mussolini e dal papa.