Condivido il richiamo a non lasciar morire LeU. Ma per farlo non possiamo rimuovere problemi politici che sono sul tappeto, e vanno affrontati con sincerità

Condivido il richiamo a non lasciar morire LeU. Ma per farlo non possiamo rimuovere problemi politici che sono sul tappeto, e vanno affrontati con sincerità
L’opposizione non è un pranzo di gala. E’ fatica, sudore, corpo a corpo quotidiano. Non mera estetica del No. Questo lo abbiamo già visto fare ai grillini
Lo Stato Italiano sta commettendo un crimine che crea un precedente pericoloso e inquietante. Non applicare le leggi che egli stesso si è dato.
Nel voto della camera sull’articolo 18, 5 Stelle e Pd giocano al ribasso, in una gara tra chi è più cinico e più bugiardo. Ma la politica è una cosa seria.
L’intervista di Salvini sul Washington Post cambia nei fatti la collocazione geopolitica dell’Italia e la sua funzione storica di media potenza mediterranea
Se quelli delle magliette rosse sono i “lacchè di Napolitano”, prima o poi qualcuno dirà dei tuoi militanti che sono gli “scendiletto di Salvini”. Dunque, eviterei questo linguaggio. Siete al governo, avete il dovere delle risposte.
Riflessioni a margine dell’inchiesta su Parnasi. A proposito di Roma, dell’abolizione del finanziamento pubblico e del vecchio intramontabile trasversalismo
Analisi dei risultati delle amministrative: ai ballottaggi fermare dove è possibile la marea nera che sta salendo, combattendo la saldatura di blocco grillino e leghista. Poi però dovrà partire un processo di rigenerazione.
Lo chiamano governo del cambiamento, in realtà ci troviamo di fronte a una versione più dilettantesca di un conservatorismo compassionevole che a destra ha avuto tanti esegeti: da Pinochet a Reagan, da Thatcher a Bush, da Orban a Putin, da Trump a Erdogan.