Ieri si è chiusa una delle vicende più buie della storia della Repubblica. Una bella pagina del governo giallorosso.

Ieri si è chiusa una delle vicende più buie della storia della Repubblica. Una bella pagina del governo giallorosso.
Cosa c’è di meglio degli ultimi per mostrarsi forti? Il salvinismo è la peggiore metafora del potere, è il potere che sceglie il più debole per esercitarsi
Fuggono dalla terra arida che non produce più cibo a sufficienza per sfamarli, da temperature sempre più alte e frequenti ondate di calore a cui umani e animali non riescono a far fronte.
Come esseri umani, come europei, come mediterranei, come italiani, come donne e uomini uguali, come uomo tutto sommato fortunato, io vi chiedo di correre assieme, continuare a curarci, prenderci cura di noi stessi, noi tutti, e votare con me Pietro Bartolo alle prossime elezioni europee.
Se quelli delle magliette rosse sono i “lacchè di Napolitano”, prima o poi qualcuno dirà dei tuoi militanti che sono gli “scendiletto di Salvini”. Dunque, eviterei questo linguaggio. Siete al governo, avete il dovere delle risposte.
L’odio è una passione dell’animo umano che trova il brodo di coltura nel clima di paura che ciclicamente le società si trovano ad attraversare. Passione che scivola sovente nella sua declinazione peggiore, quella paranoica.
Il problema ecologico deve riprendersi il centro del dibattito. Non possiamo annegare in una discussione sui migranti oltretutto impostata male
La sinistra, nella sua controversa e complessa esistenza, è (quasi) sempre stata dalla parte degli ultimi e degli oppressi. Non in astratto, ma con la mutualità, la solidarietà, una rete associativa, i sindacati, i partiti, esercitando una faticosa mediazione politica in mezzo al proprio popolo. Spesso anche in aperta controversia con certe parti di esso.
L’Italia non può limitarsi a rivendicare un ruolo, deve essere in grado di esercitarlo. Ventotene non è un simbolo da brandire ma un progetto da far vivere