Trattativa: così, da parlamentare, ho capito che quella sentenza è giusta

| Italia borsellino, commissione d'inchiesta sulle mafie, Fiandaca, Lupo, mafia, stato, e trattativa

I principali (e pretesamente più autorevoli) critici del processo alla Trattativa che abbiamo ascoltato in Commissione d’inchiesta sulle mafie avevano argomenti di modestissima consistenza.

Lucrezia Ricchiuti

Ex senatrice della Repubblica, capogruppo di Articolo 1-Mdp in commissione parlamentare Antimafia, componente della V commissione Bilancio. Già vicesindaco di Desio

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Non c’è pace senza libertà e uguaglianza. Questo 25 aprile e noi

| Italia #25aprile, 25 aprile, antifascismo, costituzione, libertà, Pace, e uguaglianza

Da un lato, la documentazione precisa dei fatti. Dall’altro, la convinzione che chi ha avuto ragione, proprio perché ha avuto ragione, non deve smettere di rinnovare la responsabilità della memoria. Qualcosa che comporta non solo celebrazioni ufficiali, ma una festa di popolo.

Marco Macciantelli

Allievo di Luciano Anceschi, dottore di ricerca in Filosofia, già coordinatore della rivista “il verri”, agli studi e alla pubblicazione di alcuni libri ha unito l'impegno politico di amministratore pubblico.

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Un primo fascio di luce sulla verità nascosta nel labirinto della Trattativa

| politica borsellino, Dell'Utri, mafia, stato, e trattativa

Questa storia ha inizio in un pomeriggio del luglio del 1992, tra le lamiere deformate dal tritolo e il fumo sprigionato dal cratere di Via D’Amelio, che ha accolto i resti di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta.

Carlo Dore jr.

Quarantadue anni, cagliaritano, docente universitario. Da sempre a sinistra, senza mai cambiare verso.

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La soluzione sono i militanti. Riflessione sul futuro di Liberi e Uguali

| #ricominciodatre articolo uno, Grasso, Liberi e Uguali, posibile, e sinistra italiana

Una comunità politica, come ogni altra forma di comunità, si costruisce come koinonia (comunanza) che nasce dalla kenosis (abbassamento). Se la dirigenza saprà chinarsi di fronte ai sacrifici dei militanti, e aiutarli a costruire un percorso di discussione su come gestire i cocci di LeU, avremo fatto un piccolo passo.

Gabriele D'amico

Torinese, avvocato, appassionato di diritto ed economia della cultura, dottorando fra Berlino e Gerusalemme in diritti umani e diversità culturale. Consapevolmente olivettiano, credo nella capacità umana di superare la gregarietà del sistema limbico e ragionevolmente spero in un futuro di sviluppo umano integrale.

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La politica non è “vincere”, è ora di riscoprirlo. Apologia del proporzionale

| #ricominciodatre, L_Antonio, e Senza categoria facebook, parlamento, partiti, proporzionale, Rosatellum, e twitter

Il proporzionale sollecita la mediazione politica, fa funzionare il Parlamento come tale e non come grancassa maggioritaria di qualche Capo, rappresenta il Paese invece di tracciare solchi, ‘apre’ la politica al confronto dei partiti invece di minacciare la sua chiusura già “dalla domenica sera del voto”.

Alfredo Morganti Giorgio Piccarreta

Alfredo Morganti è da sempre appassionato di politica e di sinistra. Ama scrivere. Suona la batteria. Da qualche tempo si è scoperto poeta. Giorgio Piccarreta è funzionario del Comune di Roma. Coltiva orti, letture, l’amore e, fin da piccolo, la passione per la politica. Di sinistra.

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25 aprile. Domanda antica, risposte nuove: i nostri media sono antifascisti?

| Cultura 25 aprile, antifascismo, comunicazione, democrazia, e mass media

Antifascismo in comunicazione è oggi impedire ai messaggi stessi di discriminare. Ciò che è autenticamente antifascista oggi è la mediazione e il controllo delle informazioni, la consapevolezza dei contenuti. Ecco perché i media devono essere misurati non più sulla logica dell’accesso ma quella della responsabilità.

Giuseppe Mazza

Copywriter, dopo dieci anni in Saatchi&Saatchi e Lowe Pirella ha fondato Tita, la sua agenzia. Dirige Bill Magazine, la rivista italiana di studi sul linguaggio pubblicitario. Ha pubblicato "Bernbach pubblicitario umanista" e "Cose Vere Scritte Bene" (Franco Angeli). Ha scritto per Cuore, Comix, Smemoranda, Il Venerdì.

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Caro Grasso, ora convocaci: noi giovani faremo il partito di Liberi e Uguali

| #ricominciodatre #ricominciodatre, articolo 1, costituente, elezioni 2018, Grasso, Liberi e Uguali, e MSG

Appello a Pietro Grasso del Movimento Giovanile della Sinistra, riunito a Roma il 15 aprile: dare risposta alle promesse finora fatte, aprendo la fase costituente e congressuale di Liberi e Uguali con l’impegno, cui non è più possibile sottrarci, di dare la sovranità al nostro popolo

Lillo Colaleo

Aspirante giurista, appassionato di storia e filosofia. Nato politicamente nei movimenti studenteschi, dove fonda assieme ad altri FdS ed Ithaka, il Forum degli Studenti del Mediterraneo, aderisce successivamente ad Articolo Uno MDP assieme ad altri 200 giovani siciliani. Componente dell'assemblea nazionale LeU e tra i fondatori del Movimento Giovanile della Sinistra, è stato candidato per LeU alla camera dei deputati alle politiche del 2018.

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Far partire la legislatura: le paradossali analogie, le condizioni per una discontinuità. #ricominciodatre

| politica #ricominciodatre, centrosinistra, Di Maio, elezioni 2018, gentiloni, governo, Grande coalizione, Liberi e Uguali, nuovo governo, partito democratico, e Salvini

Non ci sono vincitori delle elezioni, nel senso di una conseguenza diretta, di tipo maggioritario, sul governo. Ci sono forze che hanno avuto più voti. Ovviamente con un chiarimento decisivo. Chi, ai sensi del Rosatellum, si è presentato come “capo” di una lista, non può far valere automatismi per la guida del governo.

Marco Macciantelli

Allievo di Luciano Anceschi, dottore di ricerca in Filosofia, già coordinatore della rivista “il verri”, agli studi e alla pubblicazione di alcuni libri ha unito l'impegno politico di amministratore pubblico.

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Antigone al Monginevro. La lezione di umanità di Benoit Ducos

| politica Antigone, donna incinta, Ducos, Francia, guida alpina, immigrazione, e Monginevro

Quest’uomo non solo non si pente di aver permesso a una donna di partorire in ospedale, ma sostiene che “soccorrere quella donna non è stata una scelta ma un dovere”. Sarebbe già pronto a rifarlo; non chiedetegli di comportarsi altrimenti perché lui non ha scelta. 

Gabriele D'amico

Torinese, avvocato, appassionato di diritto ed economia della cultura, dottorando fra Berlino e Gerusalemme in diritti umani e diversità culturale. Consapevolmente olivettiano, credo nella capacità umana di superare la gregarietà del sistema limbico e ragionevolmente spero in un futuro di sviluppo umano integrale.

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