Gli aspetti giuridici sarà la magistratura ad approfondirli e giudicarli; quello che qui ci interessa sottolineare è altro e riguarda milioni di persone
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Gli aspetti giuridici sarà la magistratura ad approfondirli e giudicarli; quello che qui ci interessa sottolineare è altro e riguarda milioni di persone
Per rispondere al treno AV che Renzi ha fatto partire in direzione “En Marche”, va da subito pensata, ma sul serio, una “Sinistra popolare”.
Dunque Renzi se va dal Pd, il dado è tratto e la necessaria scomposizione e ricomposizione del quadro politico ha un suo inizio
Per noi, orgogliosamente rappresentati da Speranza, è tempo di esercitare la nostra autonomia e originalità, per la costruzione di un nuovo centrosinistra
Abbiamo sbagliato tante cose, ma c’è chi ha sbagliato sicuramente più forte. Ogni tanto, provare a ristabilire un punto di vista prossimo alla verità fa bene. Alla sinistra e al paese.
Seppur cogliendo aspetti reali – gli errori politici della scorsa legislatura e talune contraddizioni – Renzi continua in una narrazione in cui la globalizzazione pare non abbia pesantemente influito sul presente, permanendo in una bolla stile anni ’80 / ’90 che, mese dopo mese, diviene sempre meno comprensibile.
La fine del centrosinistra, un obiettivo preciso ispirato da pezzi di establishment italiano e non solo, che considerava Italia Bene Comune un’anomalia da distruggere
Il Pd non ha perso per il fuoco amico, ma per le scelte politiche che ha fatto. Questa storia del cattivo carattere o delle scissioni personaliste è davvero un grande alibi.
Lanciando la narrazione dell’#altracosa, Renzi non fa che confermare la linea di considerare – opinabilmente – Lega e 5Stelle come “i due vincitori”; ma anche di spingerli a governare insieme, e – novità di ieri – addirittura a farlo stabilmente, superando la logica contrattuale che ha dato vita al governo Conte.