Nel gorgo rischiamo ma nello stagno moriamo. Questa legislatura torni alla Costituzione e chiuda con l’illusoria stagione dei pieni poteri

Nel gorgo rischiamo ma nello stagno moriamo. Questa legislatura torni alla Costituzione e chiuda con l’illusoria stagione dei pieni poteri
In questione non c’è un altro governo, ma un governo altro. Non solo l’esigenza di un’alternativa. Ma anche di una radicale discontinuità.
il primo tema dovrebbe essere ricontrattare il patto europeo. Dire ai nostri partner: abbiamo bisogno di maggiore possibilità di far respirare l’economia.
Il campo progressista oggi è chiamato a un duplice compito, arginare e sconfiggere la destra più becera e mettere in terra i semi di una alternativa globale
È tempo di tirarsi su le maniche e non lasciare solo Mattarella a districarsi in un ginepraio indegno di una democrazia occidentale
Patrizio Bianchi per Il Mulino riflette sui cambiamenti globali figli della crisi del 2008. E rilegge il modello emiliano senza compiacimenti
Una suggestione che anima il nostro tempo è quella della decrescita. Non va celebrata. Non va rifiutata. Va affrontata criticamente.
Uso di antidepressivi in aumento, suicidi e omicidi improvvisi. Perché perdere il lavoro, oggi, si tramuta sempre di più in una inappellabile sentenza di fine corsa? Il lavoro è anche una terapia, e un’identità