Letta annuncia per ottobre una proposta nuova. Giusto, ma deve essere calibrata su quello che manca, non su quello che c’è già.

Letta annuncia per ottobre una proposta nuova. Giusto, ma deve essere calibrata su quello che manca, non su quello che c’è già.
Tenere unito il fronte progressista è la precondizione per non essere travolti. Insieme dobbiamo dare un segnale
L’automatismo tra la maggioranza di governo e quella che elegge il presidente è quanto meno discutibile, sia sul piano politico quanto sul piano costituzionale
Il governo non sottovaluti. Servono garanzie di solidità da parte del consorzio e continuità occupazionale per i lavoratori
La proposta avanzata dai sindacati tutto è tranne che massimalista. Piuttosto, prova a tenere in equilibrio il sistema
Sarebbe un delitto non riflettere e non aprire una discussione sul destino del centrosinistra e anche della nostra esperienza politica.
Il bipolarismo è il mito del vincitore “la sera stessa”, la democrazia rappresentativa si consolida nella mediazione politica e parlamentare.
Si può aprire una fase interessante, capace di rimodellare l’intero schieramento attorno al tema che il centrosinistra aveva ammainato improvvidamente, lasciando spazio alle scorribande grilline: la questione sociale.
Non serve un’operazione tecnocratica ma un vero e proprio disegno politico, innovatore, democratico, progressista