Le scuole riapriranno il primo settembre: domattina. Non c’è un istante da perdere. Alcune tra le questioni da considerare.
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Le scuole riapriranno il primo settembre: domattina. Non c’è un istante da perdere. Alcune tra le questioni da considerare.
È il momento di avere progetti per evitare che, trascorsi pochi mesi di coperture di emergenza, i problemi che già avevamo si ripresentino più drammatici.
Siamo stati travolti da un’onda d’urto che ci scopre vulnerabili, piccoli e impauriti, con ritardi nelle risposte che amplificano le incertezze.
Lavoro e ambiente sono i temi cari alle nuove generazioni. La Fase 2 del nostro progetto dovrà essere quindi quella di una rinnovata capacità propositiva
Occorre ricostruire il rapporto col futuro, con impegno e determinazione a gettare le basi per una vera fratellanza che si irradi dal locale al globale
In un brutto periodo per la stampa e l’informazione una prima pagina da incorniciare c’è stata ed è quella di Avvenire di ieri: “Lavorare meno, tutti”.
Riflettiamo sul modello di regionalismo che abbiamo costruito e sugli evidenti danni che sta portando in questa emergenza.
Mostriamo vicinanza al governo, in particolare ai nostri rappresentanti. Il dopo non è ancora arrivato, e sarà difficile da affrontare. Pensiamoci da ora.