Con la proposta di legge presentata da Villone e altri costituzionalisti si può cominciare a ragionare. Non molliamo la presa

Con la proposta di legge presentata da Villone e altri costituzionalisti si può cominciare a ragionare. Non molliamo la presa
Tenere unito il fronte progressista è la precondizione per non essere travolti. Insieme dobbiamo dare un segnale
Sarebbe un delitto non riflettere e non aprire una discussione sul destino del centrosinistra e anche della nostra esperienza politica.
Si può aprire una fase interessante, capace di rimodellare l’intero schieramento attorno al tema che il centrosinistra aveva ammainato improvvidamente, lasciando spazio alle scorribande grilline: la questione sociale.
Per chi come me ha meno di 30 anni ed è cresciuto nel pieno del berlusconismo, questo governo è un fatto difficile da digerire
Se il fronte del governo ci fa arretrare, infatti, abbiamo il compito di produrre uno scatto in avanti, forte e deciso, sul piano politico.
Il governo Draghi che si insedierà tra pochi giorni dovrà prendere posizioni nette, partendo da quanto di buono fatto nell’ultimo anno e mezzo
Se siamo uniti, qualsiasi governo nascerà dovrà tenere conto dei numeri che abbiamo in Parlamento e che sono maggioranza
Dobbiamo porci come fine il rappresentare al meglio i bisogni della società. Bisogni che ben presto riemergeranno prepotentemente.