Il rettangolo di quell’inquadratura sta parlando di noi. Ed è la platea che in silenzio vi assiste da casa ad averlo cambiato.
Serve formare comunicatori costituzionali. Una (non) modesta proposta
| Cultura comunicatore costituzionale, comunicazione, e costituzioneEccolo il compito di fondo del comunicatore italiano. Usare il suo mestiere per costruire forme di comprensione del mondo e delle ragioni della democrazia, modi civili per coinvolgere e avvicinare il cittadino.
Prima gli italiani. Quello che i Cavalieri di Mattarella dicono di tutti noi
| Cultura cavalieri, covid, Italiani, mattarella, nazione, e popoloÈ giunto il momento di superare la narrazione paternalista, costantemente volta a sottolineare le incapacità e le insufficienze civiche. L’Italia ce la fa, non ha bisogno di governissimi e supercommissari.
Un New Deal per la comunicazione. Proposta al ministro Franceschini
| Cultura comunicazione, Coronavirus, covid 19, Franceschini, New Deal, e RooseveltUn nuovo ruolo per i “creativi”: non più intrattenitori o imbonitori ma risorse civili in grado di mettere il proprio sapere al servizio della comunità
Come si risponde a Salvini. Una premessa e sei risposte
| politica #magliettarossa, Berlusconi, comunicazione, realtà, Salvini, e storytellingSi potrà ben raccontare la realtà in termini non leghisti. Lo spazio sui media va usato non per la condanna ma per spiegare, per ricreare un nuovo quadro. Con umiltà divulgativa.
25 aprile. Domanda antica, risposte nuove: i nostri media sono antifascisti?
| Cultura 25 aprile, antifascismo, comunicazione, democrazia, e mass mediaAntifascismo in comunicazione è oggi impedire ai messaggi stessi di discriminare. Ciò che è autenticamente antifascista oggi è la mediazione e il controllo delle informazioni, la consapevolezza dei contenuti. Ecco perché i media devono essere misurati non più sulla logica dell’accesso ma quella della responsabilità.
Non tanto “chi”, quanto “cosa”: ha perso lo storytelling, ha vinto la realtà
| politica analisi del voto, Berlusconi, comunicazione, elezioni 2018, Liberi e Uguali, narrazione, propaganda, e storytellingAncora una volta, il grande malinteso a sinistra è che “per vincere” si debba fare “come Berlusconi”. Ma neanche Berlusconi fece “come Berlusconi”. Che la destra comunichi in termini talvolta odiosi o demagogici non significa che la sue asserzioni non poggino su dati di realtà, su elettori veri, su una base sociale.
Dalla propaganda alla comunicazione consapevole: un altro “mai più” da ricordare
| Cultura Bernbach, comunicazione, giorno della memoria, Hitler, Mein Kampf, nazismo, e propagandaBernbach demolì l’impostazione autoritaria, il pulpito dal quale i poteri amano diffondere i messaggi. Fu l’evento principale del 900 per la comunicazione
Vero o fake, la crociata al contrario. Perché la verità è hard
| Cultura fake news, giornalismo, new york times, parresia, politica, propaganda, The truth is hard to find, e veritàCiò che non convince nella campagna contro le fake news non è tanto la sua assenza di analisi storica. È che sia il potere politico stesso a promuoverla. In democrazia non dovrebbe competere a esso la sorveglianza dei modi in cui è raccontata la realtà,