Non serve l’ennesimo cartello elettorale, né un partito “alternativo a”: costruire un’identità sull’essere altro da qualcuno sarebbe segno di subalternità

Non serve l’ennesimo cartello elettorale, né un partito “alternativo a”: costruire un’identità sull’essere altro da qualcuno sarebbe segno di subalternità
I principi alla base di Star Trek possono tornare utili: onestà, abolizione dei pregiudizi, apertura mentale, curiosità, abbandono dei conflitti armati
Le fratture tra di noi meritano una discussione vera, unitaria, non in luoghi separati. Meritano un congresso di LeU, democratico e trasparente.
Ho incontrato Pietro Grasso e Nicola Fratoianni chiedendo di accelerare nella fase costituente di Liberi e Uguali. Quello che serve all’Italia è una grande forza autonoma della sinistra popolare che sappia essere motore dell’alternativa alla destra nazionalista
Dietro la sceneggiata sulla manina una goffissima manovra per cercare di fare scarico di responsabilità. Che rivela ingenuità e dabbenaggine
Ricordiamocelo per domani: questo condono è il manifesto dell’Italia come la vogliono quelli che hanno sempre comandato. Furba.
Avere negato che la politica e la sinistra hanno bisogno di identità è stato, esso stesso, parte della sconfitta che abbiamo subito
Scrivere sulla pace non è mai semplice: c’è il pericolo di affogare nella retorica e il pericolo di inerpicarsi per sentieri troppo contorti e difficoltosi.
Condivido il richiamo a non lasciar morire LeU. Ma per farlo non possiamo rimuovere problemi politici che sono sul tappeto, e vanno affrontati con sincerità