Nessun colpevole, nessuna trattativa? La posizione dei nostri frettolosi commentatori non regge il confronto con la realtà dei fatti.
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Nessun colpevole, nessuna trattativa? La posizione dei nostri frettolosi commentatori non regge il confronto con la realtà dei fatti.
Ha lavorato in silenzio, ha ricucito gli strappi. Ma certe spinte sono eversive. Le istituzioni vengono prima delle pagliacciate
Riflettiamo sul modello di regionalismo che abbiamo costruito e sugli evidenti danni che sta portando in questa emergenza.
Bisognerebbe creare un sistema per cui, come per i professionisti e le ristrutturazioni, vi sia una trattenuta alla fonte; questo creerebbe tre vantaggi
Non basta dire: occorrono investimenti per la crescita reale. La differenza è il modello socio-economico che si vuole costruire e realizzare.
I principali (e pretesamente più autorevoli) critici del processo alla Trattativa che abbiamo ascoltato in Commissione d’inchiesta sulle mafie avevano argomenti di modestissima consistenza.
Questa storia ha inizio in un pomeriggio del luglio del 1992, tra le lamiere deformate dal tritolo e il fumo sprigionato dal cratere di Via D’Amelio, che ha accolto i resti di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta.
Un Paese lacerato non produce solo ladruncoli e impiegati disonorati. Ma genera una classe dirigente che del potere ha un’immagine ‘padrona’
Lo Stato è stato dipinto come fonte di sprechi, di inefficienze, di oppressione fiscale nei confronti dei cittadini. Un attacco mirato a minare le basi del patto sociale alla base della nostra Costituzione.