Nell’anniversario della scomparsa, oltre a ricordarla, è d’obbligo riportare l’importanza del suo ruolo di donna e di politica per tutte noi
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Nell’anniversario della scomparsa, oltre a ricordarla, è d’obbligo riportare l’importanza del suo ruolo di donna e di politica per tutte noi
Il peso del passato, come consenso di massa al Regime e continuità nell’amministrazione, richiedeva particolare prudenza in tutti i passaggi
Riflessioni su Hammamet e su un articolo di Manconi su Repubblica: i grandi leader conoscono e sanno gestire anche il senso della fine, non solo le vittorie
Abbiamo sbagliato tante cose, ma c’è chi ha sbagliato sicuramente più forte. Ogni tanto, provare a ristabilire un punto di vista prossimo alla verità fa bene. Alla sinistra e al paese.
Seppur cogliendo aspetti reali – gli errori politici della scorsa legislatura e talune contraddizioni – Renzi continua in una narrazione in cui la globalizzazione pare non abbia pesantemente influito sul presente, permanendo in una bolla stile anni ’80 / ’90 che, mese dopo mese, diviene sempre meno comprensibile.
Il Pd non ha perso per il fuoco amico, ma per le scelte politiche che ha fatto. Questa storia del cattivo carattere o delle scissioni personaliste è davvero un grande alibi.
Recalcati propone a una sinistra, che dipinge come un deserto di macerie, vittima del virus sempre ricorrente della scissione, di guardare a Turati, che il vizio della separazione intestina aveva lucidamente combattuto al congresso di Livorno che dette origine alla costituzione del Partito comunista d’Italia. Curiosa esortazione.
Come uomini possiamo andare ovunque. Come analisti sappiamo tuttavia che esistono stanze che ci impongo di lasciare il soprabito fuori dalla porta. Patologizzare il dissenso, rivolgendosi a chi avversa Renzi (la maggioranza degli italiani) è qualcosa che può turbare, scuotere, colpire, pasticciare il lavoro in corso di tanti
Come scrive Mauro la vera battaglia con il populismo è culturale. A Fondamenta Articolo 1 ha tracciato il suo profilo e la sua identità