Macron deve vincere a tutti i costi. In gioco c’è la Francia e la sua democrazia, ma anche un’idea di autonomia strategica dell’Ue
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Macron deve vincere a tutti i costi. In gioco c’è la Francia e la sua democrazia, ma anche un’idea di autonomia strategica dell’Ue
C’è un senso nei risultati delle amministrative francesi, nel successo delle liste ecologiste, nel rinnovo del mandato alla sindaca di Parigi Anne Hidalgo.
Vengono evocati da ben sette secoli, ogni volta come se fosse la prima. Nascono in Francia, nel 1302. Dopo il 1615 non vengono più convocati sino al 1789.
Il voto in Andalusia, il rapporto Censis, la rivolta dei gilet gialli: complessità, criticità ma anche utili similitudini nel quadro in cui dobbiamo agire
senza sindacati, senza partiti, senza “ponti” tra il potere ed i cittadini, se la rabbia popolare cerca di esprimersi ha soltanto un bersaglio: il presidente della Repubblica
Quest’uomo non solo non si pente di aver permesso a una donna di partorire in ospedale, ma sostiene che “soccorrere quella donna non è stata una scelta ma un dovere”. Sarebbe già pronto a rifarlo; non chiedetegli di comportarsi altrimenti perché lui non ha scelta.
La generale soddisfazione per lo scampato pericolo lepenista ha oscurato i caratteri originali del comportamento degli elettori francesi nel ballottaggio. Il voto di protesta (astensioni, schede nulle e bianche) potrebbe creare non pochi problemi a Macron
Arturo Scotto sul ballottaggio francese: tifiamo Macron, Melenchon sbaglia. Ma non è detto che il popolo di sinistra sia disposto per sempre a votare il meno peggio pur di fermare Le Pen e ogni destra