Una storia nuova si scrive non con le rimozioni, ma con le svolte. Quelle che incrociano le domande del presente e le proiettano nei conflitti che verranno.

Una storia nuova si scrive non con le rimozioni, ma con le svolte. Quelle che incrociano le domande del presente e le proiettano nei conflitti che verranno.
Ecco i fatti: eravamo in Piazza San Marco per festeggiare il nuovo anno con mia moglie e mio figlio. Un gruppetto di ragazzi – circa 8 – urlavano “duce tu scendi dalle stelle” e “anna frank l’abbiamo messa nel forno” immediatamente dietro di me.
Buon 2020 alla sinistra. Divisa, indebolita, spaventata. La vorrei più combattiva, più padrona di sé, più convinta delle ragioni per cui sta al mondo.
Questo Labour, anche se dovesse perdere e non arrivare al Governo, aprirà un ciclo nel campo del nuovo socialismo europeo.
Un libro, Manifesto socialista per il XXI secolo, di Bhaskar Sunkara (Laterza), fa capire quanto negli Usa quello che era impronunciabile oggi non lo è più, è uscito dagli scaffali dalle biblioteche ed è tornato a dire la propria nelle piazze e nei conflitti sociali.
Se si crede nelle cose che si fanno, bisogna avere il coraggio di correggere laddove è necessario, ma insistere sul terreno delle scelte politiche
Rabbia, impotenza, sconcerto. Sono i sentimenti che affollano la mia mente davanti all’ennesimo e clamoroso ratto operato ai danni dei curdi.
I nostri compagni hanno votato a favore con l’obiettivo di non disperdere le battaglie a difesa della Costituzione e di incidere nei nuovi rapporti di forza
La politica non può girarsi ancora una volta dall’altra parte davanti a chi preme per alleviare la prepotenza del dolore.