La stagione dell’arroganza, da cui la sinistra non è stata indenne, ha lasciato un paese di incazzati, in cui primeggiano individualismo e insoddisfazione

La stagione dell’arroganza, da cui la sinistra non è stata indenne, ha lasciato un paese di incazzati, in cui primeggiano individualismo e insoddisfazione
Amava ripetere: “Noi non dobbiamo fare dei piagnistei sugli amarcord, ma parlare al presente, perché oggi è al presente che si resiste”.
L’approvazione della legge di stabilità è diventata qualcosa di abnorme. Dai sovranisti nessun rispetto per la vera sovranità, quella del popolo italiano
Università e scuole di serie A e B. I promotori dell’abolizione del valore legale del titolo di studio, come Salvini, mirano esattamente a questo
Il voto in Andalusia, il rapporto Censis, la rivolta dei gilet gialli: complessità, criticità ma anche utili similitudini nel quadro in cui dobbiamo agire
Non siamo in gita turistica, grazie ad Antonio Panzeri e agli europarlamentari di Articolo Uno ci è offerta l’occasione di una visita al Parlamento Europeo.
senza sindacati, senza partiti, senza “ponti” tra il potere ed i cittadini, se la rabbia popolare cerca di esprimersi ha soltanto un bersaglio: il presidente della Repubblica
Non tutto dipende da noi, ma dobbiamo impostare un progetto nuovo, pensando ad Articolo Uno non come un approdo, ma come l’avvio di qualcosa di più ampio
Se non si rimetterà in piedi un soggetto-partito nuovo e si ripiegherà ancora sul loft, sulla lista occasionale, sul micro-partito identitario, sul Capo, sulla tecnica, sui media, allora il destino sarà compiuto e dovremmo farcene tutti una ragione. Se non lo fa la sinistra, chi altri dovrebbe farlo?