Non scenderò alla stazione della Leopolda, perché le repliche delle serie televisive non mi hanno mai appassionato. Specie quando gli ascolti fanno flop, e la regia insiste nel proporre gli stessi autori con le medesime trame.
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Non scenderò alla stazione della Leopolda, perché le repliche delle serie televisive non mi hanno mai appassionato. Specie quando gli ascolti fanno flop, e la regia insiste nel proporre gli stessi autori con le medesime trame.
Margherita Lachin, consigliera comunale a Marcon (Venezia), è stata una delle ultime ad arrendersi. Ma dopo le otto fiducie sul Rosatellum non ce l’ha fatta più
E’ chiamato “decreto fiscale” ma impropriamente: si tratta di un decreto omnibus, che rispecchia molto la visione del Pd a trazione (anzi: a freno) renziano
Davvero è possibile ignorare quella che chiamiamo ‘manovra politica’? Davvero è possibile pensare la politica come ‘politicismo’ e la tattica come insulsa zavorra? E allora che cosa vuol dire ‘fare politica’? A cosa si riduce?
Intervista a Mariano Billo Paolozzi, campano, giornalista, oggi residente a Milano. “Ero un cosiddetto nativo democratico. Napoli? Merita di meglio”
Se ci accontentiamo, come individui e poi come cittadini, di vedere il lavoro come ciò che ci fornisce i mezzi per la minima sussistenza, perdiamo di vista il lavoro come aspirazione grande, liberante, come fondamento del senso personale e collettivo della nostra Repubblica.
Il settarismo di maggioranza è diventato un metodo: pochi decidono, il confronto non è ammesso, chi dubita è aggredito: è la cultura politica del ciaone
Dopo il Brancaccio e la piazza di Pisapia la sinistra ha bisogno di fare una strada comune. Con buona pace dei pontieri, la mutazione del Pd è irreversibile
La “giusta taglia” del leader? Non è questione di fotogenia, ma di cultura e capacità di includere. E dipende anche dagli altri: il vero leader non cerca gregari