Il governo Draghi che si insedierà tra pochi giorni dovrà prendere posizioni nette, partendo da quanto di buono fatto nell’ultimo anno e mezzo

Il governo Draghi che si insedierà tra pochi giorni dovrà prendere posizioni nette, partendo da quanto di buono fatto nell’ultimo anno e mezzo
Se siamo uniti, qualsiasi governo nascerà dovrà tenere conto dei numeri che abbiamo in Parlamento e che sono maggioranza
Dobbiamo porci come fine il rappresentare al meglio i bisogni della società. Bisogni che ben presto riemergeranno prepotentemente.
Il governo Draghi sarà il luogo di una guerra di posizione destinata a diventare, di certo dopo il semestre bianco, una guerra di movimento.
Il bersaglio di Renzi e dei suoi mandanti è, più che Conte, la formula: ciò che si vuole distruggere è l’alleanza tra centrosinistra e M5S
È inaccettabile che l’Italia non metta in campo iniziative più concrete sui due casi di Regeni e di Zaki, è ora di una svolta concreta
Sono il segretario di una organizzazione giovanile che ha nel nome la parola sinistra. Ne vado orgoglioso. Per cui il pezzo di Concita De Gregorio pubblicato ieri da Repubblica mi ha particolarmente colpito.
La vera questione non è se ha vinto Renzi, ma se perde l’Italia. Al diavolo i giochetti di palazzo, è in ballo il futuro di questo Paese
Renzi non ha fatto tutto da solo, ha interpretato un sentimento che esiste in una parte rilevante dell’establishment di questo paese