Appiccicarsi slogan come spillette è un tic nazionale. Può esserci qualcosa di semplicemente scaramantico ma ci si può vedere soprattutto una fuga

Appiccicarsi slogan come spillette è un tic nazionale. Può esserci qualcosa di semplicemente scaramantico ma ci si può vedere soprattutto una fuga
La fiducia si nutre di concretezza. E la partecipazione cresce solo se il discorso pubblico è credibile. “Straight Talking. Honest Politics”, dice Corbyn
Di fronte alla realtà il comunicatore dovrebbe essere rispettoso come il marinaio del mare o lo scalatore della montagna. Tanto più di fronte agli elettori.
Quando in Sicilia le foto diventano simboli di comunicazione sono anche altrettanti racconti di un territorio da conquistare alla legalità, di uno spazio che minaccia oppure abbraccia.
Dalla crisi della politica si pensa a trarre profitto non a contrastarla, credendo di poterla gestire coi media. Ma la realtà riprende sempre il suo posto
Curioso che, in questi tempi nei quali l’aggettivo “divisivo” sembra assurto a difetto principe, non si tenga conto del fatto che in comunicazione marcare la propria posizione è essenziale.
Dal 1994, in Italia, comunicazione significa Berlusconi. Mentre la sinistra “non sa comunicare”. Fu un esproprio: comunicare vuol dire mettere in comune