Nel dibattito sul salario orario minimo un nervo scoperto: la “rappresentatività sindacale” come prevista nella Costituzione, ma non ancora regolamentata.

Nel dibattito sul salario orario minimo un nervo scoperto: la “rappresentatività sindacale” come prevista nella Costituzione, ma non ancora regolamentata.
Il ‘popolo’ a cui ci si appella è un’etichetta, una categoria, un’astrazione. Una scorciatoia mediatica, per non analizzare a fondo i fenomeni
Proporre la soluzione di un governo ‘neutrale rispetto alle forze politiche’ è stato come certificare un’assenza, un vuoto, una privazione. Ossia, l’impossibilità per le forze politiche di proporre, far nascere, ‘rappresentarsi’ in un esecutivo. Una mancanza di capacità rappresentativa che fa il paio con l’altra, relativa invece al corpo elettorale. Per la quale cresce la sfiducia, cresce l’astensione, e il Parlamento non è più specchio di alcunché.
Il mutamento in corso rappresenta per la politica di sinistra una sfida, proprio mentre l’«altro» accresce la propria alterità