Il male è la paura. Il populismo è l’analgesico. La politica, per come dovrebbe essere, è la cura. Un buon populismo supportato da una buona politica può esistere.

Il male è la paura. Il populismo è l’analgesico. La politica, per come dovrebbe essere, è la cura. Un buon populismo supportato da una buona politica può esistere.
Le regole della comunicazione-politica impongono di intraprendere la lotta egemonica sui media, nelle istituzioni e sui social, novelle casematte gramsciane
Ciò che non convince nella campagna contro le fake news non è tanto la sua assenza di analisi storica. È che sia il potere politico stesso a promuoverla. In democrazia non dovrebbe competere a esso la sorveglianza dei modi in cui è raccontata la realtà,
Il mutamento in corso rappresenta per la politica di sinistra una sfida, proprio mentre l’«altro» accresce la propria alterità
Ecco dove stanno la sperequazione e l’ingiustizia. La politica deve saperle riconoscere e denunciare, se ne deve far carico e spingere per un riequilibrio.
Una suggestione che anima il nostro tempo è quella della decrescita. Non va celebrata. Non va rifiutata. Va affrontata criticamente.
Che cos’è la ‘lentezza’? Forse il senso più profondo del fare politica. Perché si ottiene di più e prima mediando che rabberciando soluzioni frettolose
Il “partito dei giudici coglie nel segno allorquando fa emergere quella che può essere descritta come la “duplice debolezza” della politica: debolezza riscontrabile tanto nella propensione a demandare alla magistratura la funzione moralizzatrice della res publica consacrata nell’art. 54 della Costituzione, che pure della politica dovrebbe costituire esclusivo appannaggio; quanto nella tendenza a far coincidere l’area del “penalmente rilevante” con quella del politicamente sopportabile.
Le coalizioni civiche nascono fuori e lontano dai partiti. Ma oltre a partecipazione e trasparenza serve la politica: un’idea condivisa di paese e di città. Servono forze politiche pronte a rimettersi in gioco. E serve profondità