Non è il momento delle polemiche, ma emerge inesorabilmente la differenza tra classi forti e deboli, tra chi ha disponibilità economiche ridotte e chi no

Non è il momento delle polemiche, ma emerge inesorabilmente la differenza tra classi forti e deboli, tra chi ha disponibilità economiche ridotte e chi no
La sinistra dovrebbe capire che il nuovo proletariato è formato anche dal mondo delle piccole partite iva. Non consentiamo che se ne occupi solo la destra
La vicenda JABIL Circuit di Marcianise, che annuncia 350 licenziamenti su 700 lavoratori presenti sul sito casertano, non è altro che l’ennesimo evento in una triste serie di crisi aziendali che hanno eroso, con impressionante continuità, il tessuto industriale e manifatturiero della provincia di Caserta.
Serve un’Europa che garantisca parità di diritti sociali e uguali condizioni di lavoro a tutti. Per questo serve una politica ecosocialista.
Mancano 74 giorni alle elezioni europee e non si parlerà solo di Europa ma anche della crisi che avanza e delle diseguaglianze sempre più ampie
Non basta dire: occorrono investimenti per la crescita reale. La differenza è il modello socio-economico che si vuole costruire e realizzare.
Al netto della propaganda, non si può non considerare positivamente il fatto che il Governo in carica abbia deciso di investire circa il triplo di quanto investito dall’ultimo Governo per contrastare la povertà e l’esclusione sociale. Questo tuttavia non ha nulla a che vedere con un piano innovativo di moderne ed efficienti politiche attive per il lavoro, che infatti non c’è.
La sinistra deve misurarsi con parole e idee nuove sulla base del discrimine (libertà, uguaglianza) che distingue progressisti e conservatori
Dobbiamo invece ribadire con coraggio che in Italia manca come il pane la Sinistra. Un partito per il Lavoro, di governo ma non di testimonianza soltanto.