Nelle radici dell’Ulivo le ragioni per cui contrariamente al racconto che se ne fa la scissione è stata un atto di obiezione di coscienza democratica
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Nelle radici dell’Ulivo le ragioni per cui contrariamente al racconto che se ne fa la scissione è stata un atto di obiezione di coscienza democratica
In una vecchia Tribuna elettorale del 1972, oggi su Youtube, Berlinguer non dice mai che vuole “vincere”, ma dare forza al partito. Dietro c’è una cultura, che è l’opposto di “andiamo a comandare”
Giana Andreatta e i ricordi di una vita con Nino, tra gioia gratitudine e dolore. Le stravaganze, le distrazioni, la fantasia, la moralità. E la politica.
Non basterà superare la leadership di Renzi: la fuga degli elettori dipende da contraddizioni, limiti e logiche di tutta una classe dirigente.
La “giusta taglia” del leader? Non è questione di fotogenia, ma di cultura e capacità di includere. E dipende anche dagli altri: il vero leader non cerca gregari
Perché riformare i regolamenti parlamentari proprio ora? Sicuri che i problemi degli italiani siano di natura istituzionale e non politica, economica e sociale? Il 34 dicembre non ha insegnato niente?
Alberto Colucci di Lecce, Filippo Calcagno di Modena, Alex Tripodi di Reggio Calabria raccontano perché se ne sono andati dal Partito democratico e cosa si aspettano da Articolo 1
La riforma del codice penale, là dove inserisce lo stalking tra i reati estinguibili con una “riparazione” in denaro, va cambiata. La soggettività clinica di questo genere di trauma non può essere valutata da un giudice.
Martin Buber ed Edith Stein ci insegnano che ciò che unisce la comunità, e la differenzia dal gruppo o dall’associazione, non sono le parole con cui i suoi membri si dicono eredi di una certa visione, ma i comportamenti con i quali praticano un’esperienza di senso che li anticipa e li precede. In pratica, la fede.