Viene da chiedere cosa sia stato l’Antifascismo, se non un movimento a difesa di un sistema di valori: i valori che il Fascismo scherniva

Viene da chiedere cosa sia stato l’Antifascismo, se non un movimento a difesa di un sistema di valori: i valori che il Fascismo scherniva
L’assalto alla sede Cgil è uno spartiacque per tutti, soprattutto per Salvini e Meloni. Devono dire chiaramente da che lato della barricata si collocano
Che vada a Corleone, Salvini: scoprirà che, vanificando ogni possibile contrapposizione, i valori dell’antimafia finiscono con l’identificarsi con i valori dell’antifascismo, con i valori che ispirano la celebrazione, in tutte le piazze d’Italia, di ogni 25 aprile.
Da un lato, la documentazione precisa dei fatti. Dall’altro, la convinzione che chi ha avuto ragione, proprio perché ha avuto ragione, non deve smettere di rinnovare la responsabilità della memoria. Qualcosa che comporta non solo celebrazioni ufficiali, ma una festa di popolo.
Antifascismo in comunicazione è oggi impedire ai messaggi stessi di discriminare. Ciò che è autenticamente antifascista oggi è la mediazione e il controllo delle informazioni, la consapevolezza dei contenuti. Ecco perché i media devono essere misurati non più sulla logica dell’accesso ma quella della responsabilità.
Nessun timore, nessuna soggezione, nessun cedimento. Il fascismo approdò al potere con la violenza dello squadrismo, a seguito della marcia su Roma del 28 ottobre 1922, anche a causa di uno Stato liberale imbelle. Il 28 ottobre 2017 dev’essere un’altra storia.