Antonio Panzeri, Huffington Post
Sono ancora in corso gli accertamenti per capire cosa abbia spinto il 27enne ad accanirsi su Adamowicz, tuttavia è plausibile che il clima di odio diffuso nell’opinione pubblica, anche attraverso il duro linguaggio messo in atto dalla politica, abbia contribuito a mettere al centro della tempesta proprio colui che dedicava la propria vita a smontare questa retorica dell’intolleranza, il sindaco di Danzica. Questo episodio dovrebbe farci riflettere e dovrebbe convincerci a fare un passo indietro. La politica deve tornare ad assumersi la responsabilità delle sue parole. La Polonia non è solo chiusura e intolleranza. La Polonia, anche oggi, continua ad essere tutto quello che Adamowicz ci ha trasmesso con la sua attività di uomo e di politico. Ce lo hanno dimostrato anche le manifestazioni spontanee contro l’odio e l’intolleranza che hanno inondato le vie delle principali città polacche la sera della sua morte.