Fornaro: tutti i numeri di un trend consolidato dall’Abruzzo alla Sardegna

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Federico Fornaro, Huffington Post

Dopo la debacle delle politiche 2018, per il centro-sinistra, i segnali che arrivano dalle elezioni questa primavera sono positivi, nonostante la doppia sconfitta con relativa perdita del governo delle due regioni, con una ripresa di capacità attrattiva, generata più dal civismo e dalla sinistra che dai risultati del Partito Democratico. Sebbene valga sempre la regola che ogni elezione fa storia a sé, non appare scorretto individuare alcuni tratti caratterizzanti dell’attuale fase politica: una competizione interna all’attuale compagine di governo a tutto vantaggio della Lega, una difficoltà di tenuta di consensi di Forza Italia e una timida ripresa di un centro-sinistra aperto e inclusivo con candidati in discontinuità con la stagione renziana. Il Movimento 5 Stelle farebbe bene ad analizzare con attenzione i dati elettorali, perché altrimenti potrebbe risvegliarsi all’indomani delle elezioni europee nel bel mezzo di un autentico incubo.

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Arturo Scotto

Scotto: Napoli città autonoma? Da De Magistris solo velleitarismo e folklore

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Adolfo Pappalardo, Il Mattino

Sono stato un sostenitore di una legge speciale per Napoli ma invocare l’autonomia in questo modo mi sembra velleitario e folkloristico. De Magistris fa bene a respingere l’autonomia differenziata, ma sarebbe folle frantumare il fronte contrario. Non sono contro una discussione sul decentramento ma invocare in questo momento un referendum sull’autonomia di Napoli è un errore politico. Occorre invece che Napoli assieme ad altre città del Sud guidi l’opposizione. Credo che in questo momento sbagli anche il governatore De Luca ad aprire ad un tavolo sulle autonomie con i carnefici del Sud: è come mettersi in trappola da solo. Eviterei quindi la corsa a chi è più populista dell’altro e mi concentrerei per costruire un’alleanza vera per respingere questo disegno.

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I materiali di #Ricostruzione: video, interventi, documenti. (In progress)

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Tutti i materiali di Ricostruzione, e il Regolamento dell’assemblea congressuale nazionale del 6 e 7 aprile. Video, forum, interventi, documenti. (In progress)

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Il tempo è nostro, prendiamocelo: la relazione di Scotto. #Ricostruzione

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Ricostruzione significa questo. Abbattere le frontiere di una sinistra ridotta alla marginalità, essere curiosi, ricercare, mettere al centro l’interesse generale e non la boria di partito o peggio ancora di partitino.

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Rossi: con questa autonomia si sfascia il paese per fondare staterelli egoisti

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Ernesto Ferrara, la Repubblica

Mi pare che si voglia spezzare il Paese in maniera egoista: qualcuno vuole creare piccoli staterelli sfasciando l’architettura istituzionale. Leggo di 23 materie di discussione. Addirittura la scuola, i contratti del personale sanitario, le infrastrutture, le concessioni idroelettriche. Ma stiamo scherzando? Così si rompe l’unità nazionale. Qui si calpesta l’articolo 116 della Costituzione che parla di forme di autonomia, non teorizza vie per creare nuovi staterelli. È pericolosissimo procedere così su una materia del genere. Dopo il referendum del 2016 sarebbe stato giusto fermarsi e ripensare i rapporti tra Stato e Regioni.

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Ricostruzione: il programma dell’assemblea del 16 e 17/2 a Roma. Iscriviti ai Forum

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Il 16 e 17 febbraio si svolgerà a Roma l’assemblea “Ricostruzione”, presso il Centro Congressi Frentani (via dei Frentani 1). Il programma e i Forum.

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Scotto: messaggio alla sinistra, chi sta alla finestra morirà salviniano

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Arturo Scotto, Il Fatto Quotidiano

Dire “mai con i M5S” può conquistare applausi ma non basta a costruire un’alternativa. È soltanto la certificazione di una preoccupante vocazione minoritaria. Una scelta che lascia entrambi i forni nelle mani di Salvini e congela la sinistra all’opposizione. Fare politica obbliga a distinguere tra avversari, a evitare che si saldino e concentrino troppo potere. Il M5S è una forza immatura, che fatica a riconoscere il valore della democrazia dei contrappesi, che ignora la centralità dei corpi intermedi, che nasconde i propri limiti fabbricando nemici spesso immaginari. Riportare una quota di populismo dentro un quadro di compatibilità democratiche rappresenta oggi una delle funzioni della sinistra. Lungi da me pensare che si possa civilizzare il populismo, ma non lo si argina senza interrogarsi sul nucleo di verità che l’ha aiutato a crescere.

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D’Alema: la sinistra può rinascere in Europa, ma no alle ammucchiate antisovraniste

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Francesco Bei, La Stampa

Se rappresentiamo quello che sta avvenendo come un conflitto tra europeisti e sovranisti cadiamo in una trappola: in questi termini la partita è già persa. Sarebbe un suicidio per la sinistra convergere in un’ammucchiata con tutti quelli che difendono l’Europa così com’è contro la “barbarie sovranista”. I parlamentari di Leu e del Pd fanno parte dello stesso gruppo. Non vorrei che l’appello unitario di Calenda, visti i primi distinguo, avesse come unico effetto quello di dividere in Europa ciò che ora è unito. Credo, da osservatore e semplice tesserato di Articolo Uno, che se c’è una svolta nel Pd si possa riaprire anche una prospettiva di dialogo a sinistra.

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Fornaro: Pernigotti, una legge per legare il marchio al territorio e ai lavoratori

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Federico Fornaro, Il Fatto quotidiano

Nei giorni scorsi insieme a Pier Luigi Bersani e Guglielmo Epifani abbiamo presentato una proposta di legge per la salvaguardia dei marchi storici italiani in cui si prevede, con estrema semplicità, che qualora un imprenditore decida di chiudere l’attività produttiva nel comune in cui era stato registrato il marchio almeno cinquant’anni prima, egli perde il diritto a usare il marchio stesso. Nei giorni scorsi insieme a Pier Luigi Bersani e Guglielmo Epifani, abbiamo presentato una proposta di legge per la salvaguardia dei marchi storici italiani in cui si prevede, con estrema semplicità, che qualora un imprenditore decida di chiudere l’attività produttiva nel comune in cui era stato registrato il marchio almeno cinquant’anni prima, egli perde il diritto a usare il marchio stesso.

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