Le regole della comunicazione-politica impongono di intraprendere la lotta egemonica sui media, nelle istituzioni e sui social, novelle casematte gramsciane

Le regole della comunicazione-politica impongono di intraprendere la lotta egemonica sui media, nelle istituzioni e sui social, novelle casematte gramsciane
Dalla crisi della politica si pensa a trarre profitto non a contrastarla, credendo di poterla gestire coi media. Ma la realtà riprende sempre il suo posto
Lontani i tempi dell’Unità d’Italia, oggi si gioca la partita della divisione. Non della secessione, cui nessuno crede, ma della frammentazione dei poteri
Il ‘popolo’ vezzeggiato da tutti quelli che cercano consenso a buon mercato, in questi frangenti esprime il peggio di sé, si carica di istintualità, mostra la ‘pancia’. Per la destra questo va benissimo (Berlusconi ha sempre parlato alla pancia del Paese, e così oggi Salvini), ma per la sinistra si tratta di una vera e propria tragedia.
La sinistra, nella sua controversa e complessa esistenza, è (quasi) sempre stata dalla parte degli ultimi e degli oppressi. Non in astratto, ma con la mutualità, la solidarietà, una rete associativa, i sindacati, i partiti, esercitando una faticosa mediazione politica in mezzo al proprio popolo. Spesso anche in aperta controversia con certe parti di esso.