Passo dopo passo, la cultura e la politica fascista avanzano e non si può pensare di contrastarle con un’alzata di spalle

Passo dopo passo, la cultura e la politica fascista avanzano e non si può pensare di contrastarle con un’alzata di spalle
Con il suo “Tanti nemici, tanto onore”, come un ragno, Salvini saggia il terreno. Sembra che stia cercando, nella maniera fresca, giovane e scanzonata che i social gli consentono, di capire fino a che punto si può spingere prima di provocare una reazione forte
“Mussolini: io mi difendo!”. Massimo Popolizio è il duce redivivo in un testo di Corrado Augias ed Emilio Gentile. Debutto a Spoleto al Festival dei Due Mondi
L’attentato bolognese al Duce, il massacro del presunto sparatore e le molte storie che si incrociano intorno a quella storia. Da Gramsci a Pasolini
La democrazia non regge a lungo andare alla pressione di diseguaglianze sempre più accentuate, che scavano solchi tra ceti e classi dalle dimensioni inimmaginabili sino a qualche decennio fa e preparano così il terreno su cui alligna il ripiegamento egoistico e sul quale si alimenta la paura dell’altro. Perciò si fa sempre più stringente la necessità di una diretta azione politica specifica e giustamente orientata a contrastare attivamente la campagna di intolleranza populista e di odio razzista che viene alimentata da tempo e che troverà la sua massima esplicitazione nelle prossime elezioni politiche.