Dalla crisi della politica si pensa a trarre profitto non a contrastarla, credendo di poterla gestire coi media. Ma la realtà riprende sempre il suo posto
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Dalla crisi della politica si pensa a trarre profitto non a contrastarla, credendo di poterla gestire coi media. Ma la realtà riprende sempre il suo posto
Nessun timore, nessuna soggezione, nessun cedimento. Il fascismo approdò al potere con la violenza dello squadrismo, a seguito della marcia su Roma del 28 ottobre 1922, anche a causa di uno Stato liberale imbelle. Il 28 ottobre 2017 dev’essere un’altra storia.
Oltre ad essere un analista, sono un uomo, un cittadino. Un papà. E come tale vorrei, che il legislatore, nel tempo, prendesse atto dello strazio dei viaggi all’estero di chi ha scelto che può bastare così.
Curioso che, in questi tempi nei quali l’aggettivo “divisivo” sembra assurto a difetto principe, non si tenga conto del fatto che in comunicazione marcare la propria posizione è essenziale.
Dal 1994, in Italia, comunicazione significa Berlusconi. Mentre la sinistra “non sa comunicare”. Fu un esproprio: comunicare vuol dire mettere in comune
La “sinistra illuminata”, come di recente apostrofata da Massimo D’Alema, deve affrancarsi dalla subalternità culturale ai vecchi slogan del liberismo e recuperare la propria identità
Iniziare a fare la Pace a partire dal patrimonio culturale. Un modello di gestione dei conflitti che l’Unesco ha sperimentato. E si può esportare.
Questa non è una recensione fuori tempo massimo, ma una piccola riflessione, in parte sul film, in parte sul dibattito che il film ha suscitato da noi. A partire dalla stroncatura di Goffredo Fofi.
In una lettera comparsa anonima su Il Regno Attualità del 15 ottobre 1990 osservazioni impressionanti per consapevolezza storica e comprensione degli eventi