Simone Oggionni e Pietro Folena, Il manifesto
È l’Europa a essere in crisi e a mettere in crisi il mondo, invecchiata, incapace di audacia, di ritessere un discorso pubblico in grado di affrontare l’età nuova. Non è sufficiente l’evocazione di un disegno federalista e neppure l’invocazione della forza spirituale della Chiesa. Occorre qui e ora il punto di vista autonomo della sinistra, occorrono le ragioni dell’eguaglianza e del lavoro. Una sinistra che ponga almeno le basi di una riflessione virtuosa, sincera. Che si confronti con le difficoltà tattiche e strategiche che impediscono oggi all’Ue di essere quel progetto di sovranità federale cui ambiamo. Un programma di governo su scala europea, sia chiaro. Ma con il contributo di ciascuna sinistra nazionale. In Italia davvero vi è chi pensi che può farlo questo Partito democratico, in balia di nodi irrisolti che si trascinano sin dalla sua fondazione? O le piccole organizzazioni politiche a sinistra del Pd, ciascuna figlia di un diverso fallimento?