Francesco Bei, La Stampa
In Siria è in gioco l’autorevolezza delle grandi democrazie e del mondo occidentale. E purtroppo non si può contare sugli americani. I curdi sono stati in prima linea contro l’Isis, hanno difeso la nostra sicurezza. Ma rappresentano anche un’esperienza singolare di democrazia, tolleranza, eguaglianza tra uomini e donne. Quello che Erdogan vuole cancellare è quanto di più simile ai nostri valori esiste in quella parte del mondo. Quando l’Occidente aveva una leadership forte e la Serbia invase il Kosovo, facemmo la guerra per impedirlo. Nell’incontro tra Barr e i servizi italiani non vedo alcun giallo: una normale collaborazione tra due alleati.