Panzeri: quando i portuali genovesi bagnano il naso ai politici

| Politica e Primo piano
Antonio Panzeri, Huffington Post

Ci sono ministri che chiudono i porti alle persone e poi ci sono i portuali di Genova che chiudono i porti alle armi. O meglio, che scioperano al momento giusto perché, come loro stessi hanno spiegato, non si possono chiudere i porti: per qualsiasi nave entrare in un porto è un diritto assoluto, solo Salvini sembra non averlo capito. Per fortuna, accade spesso che dove non arriva la politica arrivano i cittadini. E così i portuali di Genova, guidati dai rappresentanti Cgil e sostenuti da numerose associazioni pacifiste, questa mattina hanno scelto di schierarsi, facendo quello che il governo italiano non ha ancora avuto il coraggio di fare. Hanno deciso che non si sarebbero resi complici del disastro umanitario dello Yemen, non avrebbero caricato su quella nave materiale che sarebbe potuto essere utilizzato dall’Arabia Saudita per perpetrare questa guerra disumana.

Articolo1mdp Articolo1mdp

LEGGI L'ARTICOLO

Scotto: una piattaforma per la Ricostruzione dopo le elezioni Europee

| Politica e Primo piano
Arturo Scotto, Huffington Post

Il 27 maggio chi sta all’opposizione di questo governo deve proporre al Paese una nuova agenda politica, selezionare delle priorità, ricostruire centri di iniziativa comuni, in Parlamento come nel territorio. Serve insomma una Piattaforma della Ricostruzione. La questione sociale appaltata alla destra ha consegnato interi settori popolari a pulsioni xenofobe e a torsioni autoritarie. E quella rabbia non la riporti dentro la dimensione democratica se non ricostruisci una proposta ecologista e socialista, che nel resto del mondo torna a vincere e a convincere.

Articolo1mdp Articolo1mdp

LEGGI L'ARTICOLO

Guerra: col Pse per raddrizzare l’Europa e per la ricostruzione della sinistra in Italia

| Politica e Primo piano
Onide Donati, Strisciarossa.it

Dobbiamo raddrizzare il profilo democratico dell’Europa. I processi che portano alle decisioni sono inadeguati, il parlamento è debole, pesano troppo gli accordi intergovernativi, le politiche di austerità sono miopi. Il Pse ha un programma più radicale e netto che in passato e riconosce che la fiducia che la globalizzazione potesse portare a un benessere diffuso è stata smentita dai fatti. Ora servono politiche di equità sociale per il lavoro e per i diritti dei lavoratori.

Articolo1mdp Articolo1mdp

LEGGI L'ARTICOLO

Speranza: in Europa Zingaretti guardi a Corbyn e Sanchez, non a Macron

| Politica e Primo piano
Giovanna Casadio, la Repubblica

Non si prosciuga il bacino della destra sovranista inseguendo il centro moderato di Macron. Non basta dire “siamo europei”, ma piuttosto ribadiamo che questa Europa non va bene. La famiglia socialista è la mia famiglia. Noi ci siamo sempre sentiti parte del Pse, che è la famiglia di Jeremy Corbyn, di Pedro Sanchez, di Antonio Costa. E Timmermans ha auspicato l’unità delle forze socialiste dentro la stessa lista per provare a fermare le destre. Abbiamo detto sì a quella proposta. Restiamo un partito autonomo, siamo gelosi delle nostre scelte e non torniamo indietro. E’ chiaro che  con la leadership di Zingaretti le distanze si sono accorciate, ma non si sono annullate.

Articolo1mdp Articolo1mdp

LEGGI L'ARTICOLO

Il testo della Mozione Corbyn sull’emergenza climatica presentata da Articolo Uno

| Politica e Primo piano

Il Regno Unito è il primo paese al mondo a dichiarare lo stato di emergenza climatica. È una decisione importante, che non può restare isolata

Articolo1mdp Articolo1mdp

LEGGI L'ARTICOLO

Con Cecilia e Massimo per ricostruire l’Europa. #NoiXRicostruire

| Politica e Primo piano

Articolo Uno ha scelto di non dividere le forze che in Europa lavorano insieme nella famiglia socialista. Sosteniamo Maria Cecilia Guerra e Massimo Paolucci.

Articolo1mdp Articolo1mdp

LEGGI L'ARTICOLO

Guerra: ci fanno parlare di grembiulini e intanto fanno una scuola più ingiusta

| Politica e Primo piano
Maria Cecilia Guerra, Huffington post

Mentre ci fanno parlare di grembiulini, nel chiuso delle stanze governative parlano di autonomia differenziata: e il bottino in gioco è proprio la spesa per l’istruzione pubblica. Trasferire risorse a favore di chi ha già di più senza affrontare le profonde difficoltà del nostro sistema educativo nelle zone più povere del paese, questa è la proposta di questo governo. Nella bozza di intesa pubblicata sul sito del ministero degli Affari regionali, si legge che alle regioni che godranno di autonomia differenziata dovrà essere riconosciuta non la spesa storica, ma la spesa media pro capite. Ciò comporterebbe un trasferimento di risorse per finanziare l’istruzione, a loro favore, e a danno delle altre aree del paese, piuttosto rilevante. Ma la spesa pro capite non è assolutamente un parametro idoneo a definire uno standard in questo settore.

Articolo1mdp Articolo1mdp

LEGGI L'ARTICOLO

Speranza: Zingaretti, guarda la Spagna. Basta rincorse al centro

| Politica e Primo piano
Tommaso Rodano, Il Fatto quotidiano

Il messaggio dalla Spagna è chiaro: bisogna puntare sulla propria identità e sulla propria visione del mondo. La parola “socialismo” appartiene al futuro e non al passato. La vittoria del Psoe significa che dobbiamo occuparci di diseguaglianze, di scuola e sanità pubblica, diritti ed economia circolare. Questo messaggio vorrei girarlo anche alla sinistra italiana e a Zingaretti: è finita la grande corsa ai moderati e al centro. Quella è una stagione politica vecchia, che ormai non esiste più. L’agenda dei socialisti europei è questa, Calenda o no. Sfidiamo i Cinque Stelle a partire dal lavoro e riscopriamo l’orgoglio della nostra identità.

Articolo1mdp Articolo1mdp

LEGGI L'ARTICOLO

Scotto: l’inchiesta umbra ci mette dove non ci dovremmo mai trovare

| Politica e Primo piano
Arturo Scotto, Huffington Post

Il ritratto del potere politico in Umbria è disarmante. Un pugno allo stomaco. Un colpo al mito del buongoverno. Non si tratta di fare i moralisti, bensì di guardare in faccia il problema. Se è vero che il voto del 4 marzo ha squadernato i segni di una rivolta popolare contro un sistema nel quale la sinistra era identificata – nepotista, clientelare, inefficiente – le conseguenze di questa inchiesta ci rimettono non dovremmo mai farci trovare: dalla parte dei raccomandati. Bisogna essere garantisti sempre quando si apre un’inchiesta: con la Lega, con i Cinque stelle, con il Pd. Ma qui il garantismo non “c’azzecca nulla”.

Articolo1mdp Articolo1mdp

LEGGI L'ARTICOLO