Simone Oggionni, Domani
Colpisce l’assoluta predominanza di una costruzione narrativa del conflitto nei termini di uno scontro sul terreno morale, tra Bene e Male. A partire da un postulato indubitabilmente giusto, e cioè che esiste un aggredito e un aggressore, scompaiono responsabilità profonde della storia. Che non giustificano, ma spiegano. Una chiamata alle armi in nome di uno scontro di civiltà tra Occidente democratico e Oriente illiberale è pericolosa per due ragioni. Per le conseguenze che potrebbero determinarsi, laddove la chiamata alle armi produce una vera e propria escalation militare e coinvolge potenze nucleari. E perché il presupposto che si agita è infondato.