Articolo Uno aderisce alla raccolta firme per una legge di iniziativa popolare sul disegno di legge Rodotà sui beni comuni promossa dal “Comitato Rodotà”.

Articolo Uno aderisce alla raccolta firme per una legge di iniziativa popolare sul disegno di legge Rodotà sui beni comuni promossa dal “Comitato Rodotà”.
La stagione dell’arroganza, da cui la sinistra non è stata indenne, ha lasciato un paese di incazzati, in cui primeggiano individualismo e insoddisfazione
Non tutto dipende da noi, ma dobbiamo impostare un progetto nuovo, pensando ad Articolo Uno non come un approdo, ma come l’avvio di qualcosa di più ampio
Non serve autoconvocarsi, né servono aggregazioni orizzontali, assemblearismo o viceversa un’identità esibita accanitamente.
Dobbiamo invece ribadire con coraggio che in Italia manca come il pane la Sinistra. Un partito per il Lavoro, di governo ma non di testimonianza soltanto.
Le fratture tra di noi meritano una discussione vera, unitaria, non in luoghi separati. Meritano un congresso di LeU, democratico e trasparente.
Ho incontrato Pietro Grasso e Nicola Fratoianni chiedendo di accelerare nella fase costituente di Liberi e Uguali. Quello che serve all’Italia è una grande forza autonoma della sinistra popolare che sappia essere motore dell’alternativa alla destra nazionalista
La nostra storia continuerà. Le basi ci sono e le ho sentite a Fondamenta e a Testaccio. Importanti appuntamenti elettorali incombono: non stiamo a guardare, magari dal buco della serratura, cosa succede.
Nell’attesa dell’assemblea del 12 maggio, Napoli e Berlino sono stati solo due fra innumerevoli e sconosciuti sforzi, con cui la base ha (informata la dirigenza e con il suo incoraggiamento) lavorato nella direzione di dare alla sinistra italiana una casa.