Noi accecati dall’odio? È una categoria che non fa parte della mia cultura politica, questa è miseria di argomenti. A Zingaretti chiediamo una svolta programmatica e auspico si possa arrivare a un’intesa. Noi siamo una squadra e il caposquadra è Grasso: decidiamo insieme rispettando i territori. E il pluralismo è una ricchezza
Alternativi e competitivi sul piano nazionale con questo Pd, ma a livello locale è giusto unire il campo del centrosinistra se è possibile. In una forza plurale come la nostra si discute e si rispetta il principio della maggioranza: ora siamo con Rosati. Non basta fare meglio, bisogna cambiare le politiche della destra.
Lasci fuori da questa orrenda strumentalizzazione i dipendenti del Pd. Sono in cassa integrazione in virtù di una gestione economica e finanziaria disastrosa e di un indebitamento milionario causato, in primis, dalla fallimentare campagna referendaria: a loro, così come ai giornalisti dell’Unità, di Europa e alle loro famiglie, va tutta la mia solidarietà. Questo usato da Lei e da alcuni suoi colleghi di partito è un modo di condurre il confronto politico che rifiuto: mi auguro che non sia questo il tono della vostra Campagna elettorale. Di certo non sarà il mio, se non costretto.
È un dovere dire sempre la verità ai cittadini. Noi Liberi e Uguali non proporremo soluzioni irrealizzabili, ma alcune esigenze sociali sono irrinunciabili, anche perché le ricette neo-liberiste si sono dimostrate inefficaci. Saremo una forza responsabile, ferma sui contenuti. Contribuire a un’alleanza di governo deve essere il mezzo per produrre la forte inversione di rotta che auspichiamo e non certo una scorciatoia per ricavare qualche poltrona in più.
Ho dovuto lasciare il Pd innanzitutto per una ragione di moralità personale, non avendo condiviso alcune delle scelte fondamentali del Pd renziano. Inaccettabile per me il doppio standard morale del renzismo. Come può un partito perseguire comportamenti e scelte che se compiute da Berlusconi gli sarebbero state imputate e condannate? Sosterrò certamente Liberi e Uguali
Al rione Sanità senza mediazioni e non per turismo elettorale. Questo è il luogo di Eduardo ma è anche il quartiere dove Giorgio Amendola concludeva le sue campagne elettorali. De Magistris ha il dovere di schierarsi alle elezioni politiche. Serve una riflessione strategica sul futuro della città.
Renzi ha coltivato l’idea demenziale di far fuori la sinistra ed ereditare i voti di Berlusconi per poi giocarsela contro i barbari M5S. Ma la destra non agisce per conto terzi. Se Di Maio cerca appoggi discuta con noi di welfare, lavoro e diritti. Grasso? Il ragazzo di sinistra non è un papa straniero. È un patriota.
La riforma costituzionale è fallita per eccesso di arroganza e personalizzazione da parte degli autori. Serve una legislatura costituente e una legge elettorale che assicuri la governabilità. Sui numeri c’è grande confusione ma il trend di Liberi e Uguali è crescente. Il Salento va rispettato e adeguatamente rappresentato.
Sullo ius soli i parlamentari del Pd non dovevano appellarsi a Mattarella, ma al gruppo dirigente del loro partito, che si è mosso in modo ambiguo e furbesco. Gentiloni ancora una volta ha disatteso i suoi impegni e tradito la parola data come sui voucher e sulla legge elettorale
