Simone Oggionni, Huffington Post
Il centenario del Pci sta scatenando damnatio memoriae e nostalgia. Penso invece che debba indurci a sviluppare alcuni interrogativi. Io penso che ci sia ancora molto da studiare e molto da scavare. Non soltanto rivolgendosi all’interno della comunità degli studiosi, dei ricercatori, degli appassionati di storia e di dottrine politiche. Ma anche alla politica e in primo luogo a quella sinistra che di quella vicenda è erede. Il dramma – questo è il punto fermo che mi sento di rimarcare – è che non esistono soggetti politici non solo interessati ma soprattutto credibilmente candidati a rappresentarne l’eredità. Occorrerebbe confrontarsi. Provare a rispondere alle domande che la storia ci pone e riprendere il filo di una riflessione capace di dire, per esempio, quali sono stati i tornanti nei quali quel genoma gramsciano è stato abbandonato.