Se il film Hammamet sta facendo discutere, a me pare un buona cosa. Un Paese è più maturo se riesce ad affrontare il “rimosso” della propria storia

Se il film Hammamet sta facendo discutere, a me pare un buona cosa. Un Paese è più maturo se riesce ad affrontare il “rimosso” della propria storia
Notazioni a margine sul film Joker. Sul corpo dell’attore. Sull’estetismo dell’immagine. Sulla rivolta sociale come tramonto dell’idea di rivoluzione.
Un valzer tra gli scaffali, regia di Thomas Stuber: la Germania appena riunificata, lungo i corridoi di un ipermercato sulle note di Sul bel Danubio blu
Il film mostra come da un’inimicizia, fondata sui pregiudizi, si possa passare a un’amicizia che cambia i cuori. Maschile e, al contempo, gentile. Non senza un rovesciamento che arricchisce la tematica servo-padrone.
Apparentemente al centro, la figura di Anna Stuart è quella di una regina in realtà in disparte, assente e malinconica, annoiata e sofferente