Veschi: sanità pubblica e infrastrutture le priorità per la sfida a Toti

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Pubblicato da Politicanews.it

di Luca Cavallero

Il 20 settembre avrà luogo il tanto atteso Election Day, con ingenti regioni (come Liguria, Puglia e Campania) e realtà amministrative chiamate al voto.

La Liguria rappresenta certamente uno spartiacque decisivo, nonché raro laboratorio politico in cui la coalizione – anche a sostegno del governo nazionale – si presenterà compatta (unico nodo da sciogliere il nome del candidato).

Riguardo a ciò, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Moreno Veschi, segretario regionale di Articolo Uno.

In Liguria vi presenterete compatti, proprio come a livello nazionale.

“Dopo un lungo lavoro siamo riusciti a costituire un’alleanza progressista, che vede anche la convergenza del Movimento 5 Stelle. L’unico nodo da sciogliere è il nome del candidato. C’era un’apparente convergenza su Sansa, ma al momento non vi è alcuna ufficialità”.

Quali progetti intendete realizzare in caso di elezione?

“C’è tanto da fare. A cominciare dalla sanità, che è stata privatizzata totalmente da Toti, che ha deciso di seguire il modello lombardo. Poi anche in tema di infrastrutture sono tante le questioni aperte”.

Da ligure prima che oppositore di Toti: come valuta la sua gestione dell’emergenza Coronavirus?

“Negativa: come le dicevo la privatizzazione totale della sanità ha comportato una diffusione dell’epidemia particolarmente pericolosa. Qui a La Spezia nemmeno è stato costruito un Covid Hospital, così da impedire la diffusione del contagio negli ospedali già esistenti. In più anche molti tamponi sono andati persi… Una delle poche cose che rimane è la nave ospedaliera che non è servita a niente se non a spendere soldi, oltre a Toti che ci ha costruito sopra una propaganda mediatica ad hoc”.

A livello nazionale invece? Quali sono i suoi sentori? Riuscirà la maggioranza a tenere?

“Noi riteniamo che la coalizione a sostegno del governo nazionale sia la migliore possibile e riteniamo ci siano tutti i margini per andare avanti. Certamente non presentarsi uniti in tutti gli appuntamenti regionali non è positivo, ma questo non intaccherà l’equilibrio interno alla coalizione”.