Stumpo: ridurre i parlamentari? Discutiamone, ma non è solo questione di costi

Politica e Primo piano

Intervista a Il Tempo

di Pietro De Leo

“La riforma della Costituzione è un argomento di primaria importanza. Per questo motivo prima di esprimere una posizione dobbiamo capire quali saranno nel dettaglio i contenuti della proposta della maggioranza. Poi potremo valutare”. Nico Stumpo, deputato di Liberi e Uguali, accoglie così la proposta del Movimento 5 Stelle e della Lega di tagliare il numero di deputati e senatori. “Si parla ormai da molto tempo di cambiare la Carta, e ciò potrebbe essere realizzato in questa legislatura, a patto che nessuno voglia fare in proprio. C’è bisogno di discutere”.

Onorevole Stumpo, quindi lei è possibilista sul taglio dei parlamentari? 

Il tema è piuttosto complesso, e non va ridotto tutto a una questione di costi, ma bisogna tenere a mente come far funzionare il Parlamento nel modo migliore. Bisogna capire, ad esempio, se 400 deputati e 200 senatori saranno poi sufficienti per gestire il funzionamento delle quattordici commissioni della camera e le tredici del senato, oltre a quelle speciali delle varie giunte. Peraltro, occorre prendere in considerazione anche molti aspetti che in precedenza non c’erano.

Tipo? 

Penso, ad esempio, al dovere di porre la questione di fiducia 24 ore prima, che ora non mi pare abbia più senso. E poi la circostanza che le deputate possano entrare in maternità. Si possono cambiare mille cose, ma bisogna discutere attentamente e non è soltanto una questione di costi.

Secondo lei, con 345 parlamentari in meno, quanto sarà difficile per i partiti compilare le liste dei candidati?

E’ una cosa che francamente non prendo neanche in considerazione. L’importante è il funzionamento dello stato.