Speranza: riportiamo lo Ius soli in Parlamento, M5S batta un colpo

Politica e Primo piano

Intervento su Huffington Post

di Roberto Speranza

Domani la proposta di legge sullo “Ius Soli” torna in parlamento. Alle 15 infatti nella commissione affari Costituzionali della Camera dei Deputati si svolgerà la prima seduta dedicata alla proposta di legge firmata dai 14 deputati di LeU (primo firmatario Laura Boldrini) che prevede nuove norme sulla cittadinanza. Il testo presentato riprende il lavoro compiuto da importanti associazioni laiche e cattoliche che, per prime nel nostro Paese, hanno visto il problema discriminatorio che le attuali norme sulla cittadinanza provocano.

Per me è un onore essere relatore di questo provvedimento. Svolgerò tale ruolo con passione e convinzione. Si tratta di una battaglia sacrosanta tanto più in un tempo in cui la destra avanza e costruisce ogni giorno una nuova egemonia nel Paese. A questo vento che tira forte non si risponde nascondendosi o rinunciando alla propria visione, come troppo spesso, purtroppo, ha fatto la sinistra.

Una nuova stagione, alternativa a quella in cui viviamo, si può aprire solo col coraggio delle proprie idee e del proprio punto di vista. E allora avanti con questa battaglia culturale avendo in mente prima di tutto i circa 850.000 minori stranieri che frequentano le nostre scuole, che vivono ogni giorno con i nostri figli, ma che sono ancora cittadini di serie B. È una clamorosa ingiustizia che indebolisce la coesione sociale del nostro Paese e che finirà col pregiudicare il futuro di intere generazioni di nuovo italiani.

Quando nel 2015 lo Ius soli fu approvato alla Camera dei Deputati con i voti del Pd e della Sinistra, i rappresentati del Movimento 5 Stelle che allora erano all’opposizione, non votarono contro, ma si astennero in segno di apertura. Ora perché questo provvedimento possa avere una qualche chance di essere approvato sarà indispensabile il loro contributo.

Finora il M5s ha svolto il ruolo di servo sciocco di Salvini e delle sue politiche in materia di immigrazione e non solo. Che possa essere proprio lo “Ius soli” il terreno per dimostrare che questo non è vero? Noi li sfidiamo.