Sì alla lista dei democratici e progressisti. Il dispositivo della Direzione

Politica e Primo piano

La Direzione nazionale di Articolo Uno, riunitasi per via telematica il 28 luglio 2022, ha esaminato la situazione politica determinatasi a seguito della crisi di governo e dello scioglimento anticipato delle Camere e ha approvato la relazione del Segretario nazionale Roberto Speranza.

Il mancato voto di fiducia è stato una scelta grave da parte di chi l’ha compiuta, con differenti gradi di responsabilità, che ha interrotto l’azione del governo Draghi in una fase molto delicata, mettendo a rischio obiettivi cruciali per il nostro Paese sia sul piano internazionale ed europeo (tetto al prezzo del gas, accordi per l’approvvigionamento energetico, riforma del Patto di Stabilità UE), sia sul piano interno (contrasto agli effetti dell’inflazione, misure per i ceti più deboli, tutela dei salari).

Ciò è stato tanto più irresponsabile in una fase in cui il governo aveva riaperto un’interlocuzione con i sindacati e le parti sociali proprio per il varo di provvedimenti urgenti in materia di lavoro e welfare, pur con tutte le innegabili difficoltà legate a una maggioranza parlamentare così disomogenea.

Sul piano politico, la scelta del M5S ha avuto anche l’effetto di produrre una frattura nel campo progressista, indebolendo un processo di avvicinamento e collaborazione su cui Articolo Uno prima di tutti aveva investito con determinazione. Non si può rimuovere ciò che è avvenuto, ma bisogna reagire con lucidità e lungimiranza. Sarebbe ancora più grave se quanto avvenuto cancellasse ora completamente un’evoluzione positiva che questa legislatura ha comunque segnato, a partire dall’esperienza del governo Conte II.

Bisogna evitare una campagna elettorale caratterizzata dalla contrapposizione fra centrosinistra e M5S.

L’avversario da sconfiggere il 25 settembre è la destra e noi lavoreremo perché questo sia il tono e l’ispirazione fondamentale della campagna elettorale delle forze progressiste. Fino all’ultimo minuto utile lavoreremo con tutti i soggetti del campo largo e antifascista per verificare la concreta possibilità di intese tecnico-elettorali nei collegi uninominali per evitare una maggioranza assoluta e oltre per la destra guidata da Giorgia Meloni.

Articolo Uno, confermando la sua autonomia politica e organizzativa, sceglie di costruire come soggetto cofondatore con il Pd ed altre forze politiche e civiche la lista comune dei democratici e progressisti in piena coerenza con il mandato congressuale di aprile scorso.

Questa decisione è ancora più necessaria nel nuovo scenario che si è determinato. Una proposta di sinistra, socialista, ambientalista e democratica che dovrà essere l’architrave centrale del campo alternativo alla destra, capace di caratterizzare con il suo programma e la sua forza politica la sfida del 25 settembre, diventando la lista più votata alle elezioni politiche.

Sarà perciò decisivo il profilo con il quale la lista si presenterà agli italiani, data anche l’assenza di un quadro di alleanze omogenee sul piano programmatico. La Direzione ha perciò individuato non solo i contenuti programmatici generali, che intendiamo portare nei prossimi giorni al confronto con il Pd e con le altre forze e personalità che costruiranno la lista unitaria, ma ha anche enucleato le scelte prioritarie che consideriamo decisive per caratterizzare la novità del progetto della lista e per rafforzare la sua attrattività oltre i confini tradizionali dell’elettorato di centrosinistra.

Queste scelte riguardano anzitutto i temi del lavoro, dei salari, del contrasto alla precarietà, del fisco, dell’istruzione e della sanità pubblica, della politica industriale e della transizione ecologica, del ruolo dell’Europa, della riforma della politica e dei partiti.

Riguardo gli apparentamenti elettorali necessari nei collegi uninominali, non esistono con tutta evidenza le condizioni per un’intesa programmatica organica, peraltro non prevista né richiesta dalla vigente legge elettorale. Ciascuna forza correrà con il proprio programma e saranno gli elettori a decidere i rapporti di forza fra le diverse impostazioni e proposte delle liste apparentate. A maggior ragione, ciò rende necessario che il profilo politico-programmatico della lista dei democratici e progressisti sia nitido e in grado di offrire risposte chiare anzitutto sul lavoro e sulla questione sociale. Solo così sarà possibile riportare al voto una fascia di elettori oggi distante dalla partecipazione politica e riaprire – com’è senz’altro possibile – la partita elettorale con la destra.

Infine, poiché alle prossime elezioni politiche Articolo Uno insieme a altre forze politiche e civiche, sarà soggetto cofondatore con il Partito Democratico della lista elettorale democratica e progressista e, a causa delle elezioni anticipate, visti i tempi particolarmente ristretti dovuti alle scadenze tecniche per le procedure della presentazione delle liste, la Direzione nazionale ai sensi degli articoli 6 e 15 dello Statuto nazionale:
– affida alla Conferenza dei Segretari regionali e delle aree metropolitane, in accordo con l’organizzazione nazionale di Articolo Uno, il percorso di selezione della rosa delle candidature per le elezioni politiche del 25 settembre 2022 da discutere con Il Partito Democratico e le altre forze che comporranno la lista dei democratici e progressisti;
– la rosa delle candidature dovrà rispettare i criteri del rispetto del pluralismo e della parità di genere e delle rappresentanze territoriali;
– la Direzione nazionale di Articolo Uno si riunirà tra il 1° e il 3 agosto per l’approvazione della rosa delle candidature.

 

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Priorità e linee programmatiche per la lista dei democratici e progressisti. Il contributo di Articolo Uno