Guerra: bisogna tagliare il cuneo e non l’Irap. Superbonus, Isee più alto

Politica e Primo piano

Intervista al Corriere della Sera

di Enrico Marro

Il Senato ha cominciato l’esame della manovra di Bilancio. Che margini di cambiamento ci sono?

«li Parlamento ha un ampio margine – risponde la sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra (Leu) – perché quasi un terzo della manovra verrà scritto con le Camere, cioè il primo passo della riforma fiscale, per la quale ci sono 8 miliardi».

Come si procederà?

«Ci sarà un confronto nella maggioranza e poi il governo farà una proposta».

Salvini (Lega) vuole tagliare le tasse agli autonomi, Letta (Pd) il cuneo sul lavoro dipendente. Lei?

«Leu è per il taglio del cuneo perché i lavoratori dipendenti portano il peso maggiore dell’Irpef mentre non ritiene prioritario un taglio dell’Irap. Per alleggerire il carico sulle imprese avrebbe invece senso togliere il contributo Cuaf visto che con la riforma dell’assegno unico sui figli esso è diventato universale e non più solo a favore dei lavoratori dipendenti».

Sulle pensioni c’è Quota 102 ma nulla per i giovani. Si può ancora fare qualcosa?

«I giovani, per via di carriere frammentate e bassi salari, rischiano pensioni inadeguate. Per questo Leu propone una pensione di garanzia per loro. Non credo che nella manovra ci sia spazio, ma trovo giusto che sia partito il confronto coi sindacati per una riforma complessiva che garantisca flessibilità in uscita».

Sul Superbonus sarà alzato il tetto Isee di 25mila euro per le case unifamiliari?

«Credo che ci si possa ragionare, anche se non c’è uno spazio per grandissimi ampliamenti. Del resto, sui bonus il governo ha messo una trentina di miliardi, stabilizzando gli incentivi per un triennio, ma intervenendo anche per contrastare gli abusi che ci sono stati sulla cessione del credito ed estendendo il prezziario dal Superbonus agli altri bonus, per frenare l’aumento dei prezzi».

Al Mef quanto siete preoccupati per l’inflazione?

«C’è molta attenzione. L’interpretazione iniziale, per ora confermata, è che parte dell’aumento dei prezzi sia dovuto alla ripresa e a una serie di fattori contingenti, però ci siamo cautelati con un fondo di 2 miliardi per evitare che un eventuale perdurare del caro-energia abbia ricadute pesanti sulle bollette».

Sul Reddito di cittadinanza solo più controlli?

«I controlli vengono rafforzati, ma parliamo di abusi per 200 milioni scoperti in più di due anni contro i 950 milioni di euro di truffe sui bonus edilizi in pochi mesi. Nessuno ha chiesto per questo di togliere i bonus, nemmeno si dovrebbe chiedere di togliere il Reddito, che andrebbe invece rafforzato per famiglie numerose e per gli stranieri».