Gotor: meglio il sistema tedesco che il patto tra dem e Verdini

Politica e Primo piano

intervista a Repubblica

di Giovanna Casadio

«Per noi di Mdp il modello di legge elettorale Rosatellum o Verdinellurn che dir si voglia è vino che sa d’aceto servito dai tre osti Renzi, Verdini e Salvini…». Miguel Gotor, senatore demoprogressista, apre invece alla proposta di Berlusconi.

Gotor, quindi preferite Berlusconi a Renzi?

«Preferiamo il sistema tedesco, perché è sperimentato ed ha vantaggi sia per la rappresentatività sia per la serietà».

In che senso “serietà”?

«Perché costringe a fare alleanze di governo in base a programmi. E lo sbarramento al 5% evita una eccessiva frammentazione e favorisce processi politici unitari».

Però la possibilità di una coalizione di centrosinistra si allontana.

«Il peggio, nel maggioritario muscolare alle nostre spalle, sono state le coalizioni coatte che si sono sfarinate il giorno dopo il voto. Io non sono un ideologo delle coalizioni, preferisco programmi seri e condivisi e la possibilità che il cittadino non veda tradito il suo voto, nel senso di trasportato da una parte all’altra».

Un “patto del Nazareno bis” vi sta bene?

«Non facciamo caricature: le leggi elettorali si scrivono con il maggior numero di forze politiche possibili. Non va bene invece una legge elettorale imposta a maggioranza magari con la fiducia come per l’Italicum. Il patto del Nazareno fu la tutela degli interessi visibili e non di Berlusconi, di cui Verdini era l’interprete».

Pensate anche voi a elezioni anticipate?

«La data del voto la decide il presidente della Repubblica, non dipende da accordi privati».

Voterete gli emendamenti dei forzisti?

«Vedremo quando si presenteranno. I nostri punteranno ad abolire i capilista bloccati, bisogna restituire ai cittadini il diritto di scelta» .